lunedì 17 marzo 2014

Sogno di una notte di quasi primavera incipiente che prepotentemente e insensatamente preme per realizzarsi; ma che cazzo premi, primavera! è una cosa che ripeti ogni anno. Potresti provare, invece, dopo tanto tempo, ad arrivare con passo leggero, lieve come "lo schiudersi, magari cigolando -o pigolando cinguettio sommesso di "passeraceo" appena nato- del coperchio di un vecchio scrigno ricolmo di tesori" e sorprendere tutti.
Alla veneranda età di 98 anni ho perduto tutto.
Entrambi i genitori dei quali non mi sono mai curato e ai quali ho sempre rivolto uno sguardo ingrato di sfida da ragazzaccio ribelle;
tutte le, altre, persone che hanno avuto un significato importante nella mia vita: qualche amico si è perso dietro lo studio della teologia -povero M., soprattutto dopo M. B.!-, qualche altra, che non ha mai smesso di correre dietro la carriera, impenitente edonista intossicata dalla concorrenza, sempre in "graduatoria" per essere la "migliore" non si sa bene di che, senza, peraltro, mai riuscirci, una cultrice della propria immagine mentale, non fisica -per la quale la battaglia sarebbe stata persa in partenza-, da adepta fedele e convinta della "potenza formale del confine" che ha sacrificato tutto, pure la possibilità di avere figli, alla sacrosanta "affermazione" propria in ambito lavorativo, una mediocre -egoista, incapace di provare sentimenti o dare amore con il quale ha lo stesso rapporto dello "stitico con la sua merda"- che, in quanto tale, ha continuamente bisogno di "misurarsi" con tutti gli aspetti del mondo che la circonda -manifesta patologia dell'"invidia del pene"?... forse-, insomma, una di sinistra - povera, povera L. che nonostante tutto ha ottenuto risultati davvero mediocri-, qualche altro, che definisce se stesso "eclettico", ma che in realtà è solo stronzo, ha deciso di "mollare", si è ridotto a fare "elemosina", nella migliore tradizione beghina cristiana. Spezza il suo "fisico pane della conoscenza" tra i "poveri, gli umili e gli afflitti"  che, peraltro, non sanno proprio che farsene e preferirebbero pane vero, fatto con farina, acqua, lievito e, perchè no, additivi, conservanti e coloranti vari, e tanto basta - Povero A. che per tanto tempo è stato un rivoluzionario comunista o almeno sembrava tale...;
ho smesso, e questa è la cosa più devastante, di credere negli altri. Si tratta di involuzione sartriana grave de "la nausea", talmente grave da dare "allucinazioni". Sempre più frequentemente ho la sensazione di essere "caduto" nel film "l'inquilino del terzo piano". Ho smeSSSo di sognare. Non riesco più nemmeno ad immaginare il volo di un "gabbiano ipotetico" rachitico. Ogni volta che provo a lanciare le ali, guardo gli altri, l'universo mondo costituito da varia, multicolore umanità, e rovinosamente cado... non mi capita più di provare simpatia.