domenica 28 aprile 2013

Teoria Del Folle Solitario.
"Chissà quanti attentati
sono stati fatti passare
come opera di folli solitari."


sabato 27 aprile 2013

Il paese delle scimmie
Letto, per caso, Corriere della Sera, un giornalaccio di quart'ordine dove scrivono diversi servognini. E devo dire che questa volta, caso strano, ha rilevato un qualche elemento di verità. È vero, A- lETTA pare un cattedratico, da un po' di tempo a questa parte ha un non so che di tronfio, uno sbrilluccichio negli occhietti da furetto che nemmeno gli occhiali riescono a mascherare... Nel corso dei colloqui con il Movimento 5 Stelle si percepiva tutta la sua esaltazione. Sarà mica un caso da manuale di rimozione psichica? Avrà forse confuso semplici consultazioni con l'elezione a Presidente degli Stati Uniti d'Amaraca e dunque inconsapevole vittima della cosiddetta “volontà di potenza”? Sembrava proprio un qualche supereroe della marvel che avesse assunto una qualche dose di radiazione... aveva la stessa espressione, lo stesso “ci-piglio!” aggressivo di un qualche stronzo candidato alla Casa Bianca. Chissà che prima di incontrare i rappresentanti del Movimento 5 Stelle non abbia fatto “pratica” con qualche “asessuato” esperto di relazioni pubbliche e marketting... proprio come gli AMARACANI!!!
Poveraccio, qualcuno dovrebbe provare a pungerlo per sgonfiarlo un po' e spiegargli che qua non siamo negli STATES e che “PRESIDENTE DEL CONSIGLIO” lo sono stati parecchi disgraziati e malati psichici.
Di lui si potrà dire: “solo chiacchiere e raggi gamma”.

mercoledì 24 aprile 2013

O tifo da stadio o chiacchiere da bar o manicomio criminale.

Il mondo è pieno di pidiellini eterodiretti, (a quando il prossimo cambio di nome magari da pd a pdm) che sotto mentite spoglie, non avendo il coraggio delle loro opinioni e delle loro azioni si mascherano da operaio o ceto medio o cittadino rispettoso delle leggi per poter meglio aggredire i possibili “antagonisti”. Non ha senso nemmeno rispondere a questa specie di cerebrolesi, tanto è evidente la fallacia della loro “escrementizzazione del pensiero”. Significherebbe soltanto perdere energia a vuoto, tanto sono sommersi da liquame mediatico... tantè che soltanto un intervento divino potrebbe disgorgare la loro mente dalle tonnellate di merda che quotidianamente assumono dalla tv e dai mezzi di comunicazione tradizionali. Del resto questo modo di fare fa parte della loro tradizione, avendo, da sempre, a parte Antonio Gramsci, operato in questo modo. Non se ne può più di tutte queste pseudo amene stronzate da strateghi falliti del cazzo, che giocano a fare i Machiavelli di provincia mascherati da “veri” democratici. Gente abituata a soppesare, con il bilancino elettronico, le pagliuzze negli occhi degli altri e a trascurare le proprie, devastanti, travi. Io con gente simile non voglio nemmeno condividere la poltrona di un cinema. Non voglio avere con questi rifiuti nessun tipo di rapporto, e se questo significa rimanere isolati, ben venga... secondo l'antico adagio: “meglio soli che male accompagnati”. Sono intoccabili, lebbrosi del pensiero contro cui bisogna stare separati e cercare soltanto di “pisciare più lungo di loro”. Non so se il Movimento 5 Stelle in futuro cambierà, devierà da quello che è il programma attuale. Per il momento nel M5S io trovo coerenza, dignità, rispettabilità, decoro, autorevolezza, stima, voglia vera di cambiare le cose. Non è cosa da poco in un paese come l'Italia

venerdì 19 aprile 2013

TE LA DO IO LA "MOSSA DEL CAVALLO"
Adesso provate con qualche altro pezzo!
Al cavallo abbiamo tagliato tutti e ... quattro i garretti!

giovedì 18 aprile 2013

Brutti stronzi tedeschi,
Grillo è un "comico" "serio"
ed un politico eccellente.

giovedì 11 aprile 2013

Due Pesi E Due Misure
Allievo: "perchè se il M5S
rifiuta di formare
un governo
con il PD
è irresponsabile,
mentre se
è il PD
a rifiutare
un governo
con il PDL
è un partito virtuoso?"
Maestro: "perchè il PD è
talmente tanto
in odore
di santità
da puzzare
di merda"

mercoledì 10 aprile 2013

Quando il grillo indica la luna, gli stolti criticano il Grillo (2)
Francamente mi sarei aspettato qualcosa di più da uno come Jacopo. Il suo post è il classico esempio del “Bove che dice cornuto all'Asino”. È un esempio notevole di paranoia schizzoide e di trasferimento delle proprie intenzioni ad altri. Io non so cosa succederà del M5S, non so se modificherà il suo programma e come lo modificherà, o se avrà la forza e la capacità di accompagnare le trasformazioni in atto e dunque di contribuire a modificare un intero paese. Per il momento, per quel che posso vedere in questo istante, mi sembra di si. Ritengo che questa capacità di “accompagnare” il cambiamento consista proprio nel rifiuto di accordarsi con le forze politiche responsabili della grave situazione in cui si trova il paese e di favorire l'emergere del nuovo. Non ho un grande interesse nel rispondere a Jacopo, anche se ritengo sia totalmente fuori strada rispetto a quel che in taluni post propone, o comunque non abbia come obiettivo la modifica profonda del paese Italia, ma, forse è bene precisare alcune cose, se non altro per evidenziare che la cosa contro cui si scaglia con tanta veemenza, cioè il leninismo, è quello che, nella sostanza, ripropone. Lui vive nel suo paradiso, ha i suoi interessi... è una brava persona, onesta, lavoratrice, paga le tasse... insomma, uno dei rappresentanti di quella borghesia illuminata che tante speranze suscitano, fortunatamente, in poche, ma scelte persone, individui di “nicchia”... persone mediamente intelligenti, mediamente colte, mediamente medie che magari hanno cospicui o ingenti patrimoni che si dilettano nel riso e nella spensieratezza. Qualche volta mi è capitato di imbattermi in tali persone e devo dire che non ho avuto una buona impressione, come ad esempio tali Montanari, di sssssinistra, essssstroverse, simpaticcccche, egocentriccccche, sempre pronte a battersi per un ideale a favore degli ultimi, e capaci di cavare sangue dalle rape. Tutto ciò va bene, più che bene, ma, santo dio, perchè continua a menarla con il suo passato e con proposte che non potranno modificare nemmeno una virgola quanto è stato deciso a livello delle autorità centrali europee; perchè continua a parlare delle sue esperienze passate da gruppettaro estremista extraparlamentare extraminoritario che non ha mai condiviso alcunchè con quelle mitiche masse che vuole a tutti i costi emancipare? È, ritengo, affrontare questi temi da “sopravvissuti”, da brutta copia di “Napoli milionaria”, prima di tutto noioso, e fuorviante nei continui tentativi di mettere in relazione quello che è successo in un passato che sembra abbastanza recente e che invece e remotissimo, con quello che sta succedendo ora. Forse per questo è incapace di comprendere quel che è avvenuto con l'esperienza del M5S.
Jacopo scrive:
“la questione è che tu ti aspetti di avere per l’M5S, alle prossime elezioni, il 50% dei voti + 1. Ed è questa l’idea che Grillo evoca quando dice: prenderemo il 100% dei voti. Ovviamente è un’iperbole, lo sa anche lui.
La questione è quindi: il M5S potrebbe prendere più del 50% dei voti e quindi, avendo la maggioranza schiacciante in parlamento, governare e regalarci finalmente un’Italia riformata, giusta, ecologica ed efficiente? Questo è il problema. Il popolo italiano è pieno di gente strana, analfabeti di ritorno, collusi, gente che trae il suo piccolo vantaggio dal sistema marcio... E gente completamente incapace di capire chi sono i ladri. Non c'è modo di uscirne, almeno in tempi brevi... Neppure se il M5S fosse l’organizzazione più perfetta e potente del mondo. Si tratta di un limite fisiologico dato dall’attuale reale situazione sociale e culturale. Per cambiare l’Italia dobbiamo cambiare la testa agli italiani, ma per farlo ci vuole tempo. Non ci sono scorciatoie. Per questo io sono favorevole ad accordi con il PD. La politica è lo specchio del Paese. Lo specchio dei reali rapporti di forza tra gruppi sociali, interessi e modi di pensare.”

Ecco... è giusto qui che emerge in tutta la sua potenza che il vero “leninista” è lui. Infatti è convinto che lo sforzo maggiore del M5S sia di arrivare al fatidico… 50% + 1, dopodichè M5S stesso ci regalerebbe “un'Italia riformata, giusta, ecologica ed efficiente” ed il resto del suo commento si concentra su questo, non vedendo minimamente che quel che ripropone, è la solita trita minestra “leninista”.
Non so se, a fronte di tali baggianate si debba ridere o, affranti, constatare che questo paese è senza speranza ed emigrare al più presto e senza indugio. Fatto salvo che Lenin, dio lo abbia sempre in gloria, non era un pirla, e la sua azione è stata tutto meno che un colpo di culo, mi chiedo se non sia Jacopo più leninista dello stesso Lenin. Lenin ha sopravvalutato l'autonomia del politico, ma il suo era un tentativo, di cui era ben consapevole -e a ben vedere il più semplice, come ancora oggi lo è- di operare una “forzatura” (dati i tempi lunghi necessari alla “storia” per arrivare ad “elaborare” un nuovo modo di produzione quando le forze produttive arrivano a confliggere pesantemente con certi rapporti di produzione dati) per venire fuori dal capitalismo, che doveva ancora essere sperimentato. Oggi, a distanza di quasi un secolo da quella esperienza e con i risultati di quella esperienza, lascia attoniti e in preda ad una sorta di ottundimento psico-fisico, constatare che c'è ancora qualcuno convinto che il problema sia la “presa del palazzo di inverno” la “presa del potere politico”. Semmai questa è la cosa “più semplice” -lo è stato allora e lo è anche oggi- ... semmai il difficile viene dopo. Detto in altri termini quel che non funziona e non ha funzionato in tutto questo arco di tempo non è il partito, il centralismo democratico, la “gente poco seria quando parla di sinistra e desta” e si potrebbe continuare all'infinito, ma l'ipotesi su cui tutto questo poggia, cioè l'ipotesi dell'autonomia del politico. Ed invece Jacopo da bravo leninista, forse inconsapevole, la ripropone come se niente nel frattempo fosse accaduto. Del resto, nel piccolo di questo piccolo paese, basta guardare a quel che succede a Parma, dove il M5S ha raggiunto il “fatidico potere politico”, per poter raggruppare tutte queste stupidaggini (da parte di tutti, Jacopo compreso, sul fatto che per uscire da questa situazione è necessario un soggetto politico nuovo, giovane, forse anche bello, magari di colore e con, al suo interno, un numero sufficientemente ampio di donne che ridano fino a spaccarsi la testa e a farsi colare le meningi dalle orecchie... INCORROTTO per poter dissolvere, oppure schivare con un gran colpo di … reni, la valanga che minaccia di travolgere il paese) e farne un falò. Ed il motivo è proprio quel che Jacopo in maniera estemporanea e con grande disinvoltura, facendo un mosaico di cose che non stanno insieme nemmeno con l'attack, cioè con il più potente collante esistente al mondo, dice a proposito delle “condizioni storicamente determinate”.
… Ripeto, si tratta di una bella accozzaglia di stupidaggini confezionate secondo le più moderne tecniche di marketing, che servono poi a riproporre, di nuovo, l'idea della trattativa tra il M5S e il PD, cioè riproporre una trattativa con il maggior responsabile dello sfacelo attuale e senza tenere in conto che di tale “trattativa” le autorità centrali europee se ne impippano e continueranno a proporre ricette funzionali alla riprogettazione della divisione del lavoro a livello internazionale. Il partito che ha maggiori responsabilità in tutta questa merda è proprio il PD, che oggi è in Italia il partito che meglio rappresenta le posizioni e gli interessi del cosiddetto “capitalismo manageriale”, cioè il capitalismo delle banche, delle Autorità Centrali Europee, del FMI e delle “moderne multinazionali”. Contrariamente a quel che sostiene Jacopo, il M5S deve rifiutare l'egemonia di tale forza oltre che un qualsiasi accordo, non solo perchè questo significherebbe la dissoluzione immediata e definitiva del M5S stesso, ma anche, più importante, per dare alla nazione una possibilità di sviluppo diverso da quello che le Autorità Centrali hanno previsto per il paese Italia.
La parte centrale del post di Jacopo è poi un minestrone sulle sue esperienze semi-eversive e sul tentativo di tracciare un parallelo tra quel periodo e quello attuale che non ha alcun fondamento e che viene usato strumentalmente per cercare, probabilmente, di regolare qualche suo conto in sospeso con ex compagni e che ha poco a che vedere con quello che oggi è necessario fare (si tratta di esperienze di un centinaio di estremisti che giocavano a fare i carbonari con annessa scuola quadri … non è un'allucinazione, si sta parlando di una “avanguardia” che non ha mai avuto contatti con le fatidiche e, aggiungerei, patetiche masse; “lettura soggettivista della rivoluzione russa con Lenin che campa troppo poco e quindi non riesce a dare un “indirizzo” realmente rivoluzionario agli eventi russi, sorella della lettura che vedeva il fallimento della rivoluzione russa dovuta al “tradimento” di persone che probabilmente si erano “infiltrate” nelle fila del partito comunista russo; rivalutazione delle posizioni mensceviche; “La realtà è determinata dalla qualità dei singoli non dalla grandiosità dei leader”. Ecco di nuovo il leninista impenitente... non è dalle condizioni storicamente determinate che nasce un certo sistema produttivo, ma dalla qualità dei singoli; a proposito della gallina e dell'uovo e del fatto che è meglio l'uovo oggi che la gallina domani, bisognerebbe riflettere sul fatto che per quanto la gallina si faccia un culo così, non riuscirà mai a produrne uno di dimensioni tali da modificare la situazione esistente).
Concludo questa parte del mio commento con una canzone che sembra avere qualche attinenza con tutte le persone che da giovani facevano parte della “scapigliatura” e poi si sono persi.
Quand'ero piccolo non stavo mica bene
ero anche magrolino, avevo qualche allucinazione
e quando andavo a cena, nel tinello con il tavolo di noce
ci sedevamo tutti e facevamo il segno della croce.

[Parlato] Dopo un po' che li guardavo mi si trasformavano: i gesti preparati, degli attori, attori consumati che dicono la battuta e ascoltano l'effetto. Ed io ero lì come una comparsa, vivevo la commedia, anzi no la farsa, e chissà perché durante questa allucinazione mi veniva sempre in mente una stranissima canzone:

I borghesi son tutti dei porci
più sono grassi più sono lerci
più son lerci e più c'hanno i milioni
i borghesi son tutti…

Quand'ero piccolo non stavo mica bene
ero anche molto magro, avevo sempre qualche allucinazione
e quando andavo a scuola mi ricordo di quel vecchio professore
bravissima persona che parlava in latino ore e ore.

[Parlato] Dopo un po' che lo guardavo mi si trasformava, sì, la bocca si chiudeva stretta, lo sguardo si bloccava, il colore scompariva, fermo, immobile, di pietra, sì, tutto di pietra, e io vedevo già il suo busto davanti a un'aiuola con su scritto: "Professor Malipiero - una vita per la scuola", e chissà perché anche durante questa allucinazione mi veniva sempre in mente una stranissima canzone:

I borghesi son tutti dei porci
più sono grassi più sono lerci
più son lerci e più c'hanno i milioni
i borghesi son tutti…

Adesso che son grande ringrazio il Signore
mi è passato ogni disturbo senza bisogno neanche del dottore
non sono più ammalato, non capisco cosa mi abbia fatto bene
sono anche un po' ingrassato, non ho più avuto neanche un'allucinazione.

[Parlato] Mio figlio, mio figlio mi preoccupa un po', è così magro, e poi ha sempre delle strane allucinazioni, ogni tanto viene lì, mi guarda e canta, canta un canzone stranissima che io non ho mai sentito:

I borghesi son tutti dei porci
più sono grassi e più sono lerci
più son lerci e più c'hanno i milioni
i borghesi son tutti…



Movimento Cinque Stelle.
Jacopo sembra non aver capito che i conti, chiunque vinca le elezioni nazionali, dovrà farli con le autorità centrali europee e con la Germania e che entrambi questi soggetti continueranno a strangolare certe singole economie fino a riportare le condizioni di vita a livello dei paesi sottosviluppati. Pertanto l'alleato più forte del M5S non sono i “cittadini” “colti” “educati” “che sanno parlare bene” o sanno “gestire la democrazia più o meno diretta”, ma la cosiddetta crisi. È questa che spingerà al cambiamento, o che può spingere al cambiamento, un paese come l'Italia. Il M5S non dovrà far altro che agevolare, rendere più facile, tale cambiamento.
Considerazioni sul perchè la crisi sembra inevitabile soprattutto per un paese come l'Italia.
...continua

martedì 9 aprile 2013

Anche
Gli 
Infami
Muoiono!

giovedì 4 aprile 2013

Ripreso dal blog di Beppe Grillo.

"Perché hai votato il MoVimento 5 Stelle?
Per fare un governo con i vecchi partiti?
Per votare in Parlamento i meno peggio?
Per discutere con il pdmenoelle di programma quando quello del M5S è il suo esatto contrario?
Per spartire poltrone e posti di comando a partire dalle presidenze di Camera e Senato?
Per autorizzare l'esproprio del Parlamento che, dopo un mese, non ha ancora nominato le commissioni?
Per fare la Tav, la Gronda e gli inceneritori di Bersani?
Per legittimare una classe dirigente che ha fatto fallire il Paese?
Per seppellire MPS sotto il tappeto pdimenoellnno, il più grosso scandalo finanziario della Repubblica?
Per delegare qualcuno a tuo posto e stare alla finestra e vedere l'effetto che fa?
Per mantenere i finanziamenti elettorali ai partiti?
Per erogare i contributi diretti e indiretti ai giornali di propaganda che infettano il Paese?
Per mantenere il segreto su chi ha usufruito dello Scudo Fiscale?
Per non fare nessuna legge anti corruzione?
Per non fare nessuna legge contro il conflitto di interessi?
Per partecipare a riunioni extra parlamentari di 10 saggi che sono parte del problema?
Per non mandarli tutti a casa?
Per mantenere una televisione pubblica indecente e mantenuta dalle tasse degli italiani, controllata dai partiti e in perdita di 250 milioni di euro?
Per permettere l'ingresso nel Tribunale della Repubblica di Milano dei parlamentari del Pdl a difesa di Berlusconi, un atto inaudito non sanzionato dalle Istituzioni?
Per vedere ogni giorno le solite facce degli esponenti dei partiti che hanno rovinato il Paese?
Se hai votato per il M5S anche soltanto per uno di questi punti, allora hai sbagliato voto. Mi dispiace.
La prossima volta vota per un partito."

mercoledì 3 aprile 2013

Quando il Grillo indica la luna,
gli stolti criticano il Grillo.
Concordo completamente con Grillo. Sarà perchè ho bisogno di un capo infallibile, della mistica del leader massimo che non sbaglia mai? no, non credo anche perchè i "capi", tutti i tipi di capo, mi stanno "leggermente" sulle balle.
Concordo con Grillo per un motivo molto semplice. Ha ragione da vendere.
Politica
Il M5S non ha bisogno di andare ad invischiarsi con il PD o con gli altri schieramenti. I motivi sono diversi, e riguardano l'opportunità politica di "mescolarsi" con partiti e individui che hanno grosse responsabilità nella situazione di crisi profonda che il paese Italia sta vivendo; ragioni profonde che hanno a che fare con il perchè è necessario mutare la cornice nella quale tutti i paesi PIIGSF, e l'Italia tra questi, si stanno dibattendo con grosse difficoltà; il tentativo di operare una "svolta virtuosa" nella vita pubblica italiana; ciò che serve realmente al M5S. Naturalmente tutti questi aspetti sono strettamente connessi tra loro. 
Gli appartenenti al M5S devono fare molta attenzione al loro comportamento. Un qualsiasi "scivolamento" verso il cosiddetto "inciucio" o una qualche forma di accordo con il PD, può significare la fine di questo tipo di esperienza e la pressochè totale scomparsa del movimento stesso, così come è avvenuto in passato per Rifondazione Comunista" e per la stessa SEL. Questi partiti hanno cessato di esistere nel momento in cui hanno accettato l'egemonia e l'abbraccio mortale e mortifero con gli zombi del PD. È invece necessario che il M5S non accetti nessun tipo di subalternità, ma anzi punti all'indipendenza e contrapposizione con questo partito. Bisogna ricordare che il PD ha sostenuto e votato, insieme al PDL, tutti i provvedimenti, del governo Monti e dunque è tra i maggiori -se non il maggiore- responsabili di questa situazione. Ha votato questi provvedimenti, perchè in linea con il suo programma che lo vede prono ai voleri di banche e multinazionali. Di più, sono oltre 20 anni che questo partito ha fatto proprie le tesi neoliberiste ed ha massacrato scuola, sanità, welfare, si è fatto promotore in prima persona di leggi che hanno progressivamente marginalizzato per intero il mondo del lavoro, creando miseria e precarizzazione... È chiaro, o dovrebbe esserlo, che con un partito simile non ci si può alleare e tantomento si possono "votare" gli uomini che indica e che sono, nella migliore delle ipotesi, altrettante "tartine tornasole".
Il PD vorrebbe distruggere il M5S, in quanto quest'ultimo rappresenta la più grave minaccia degli ultimi 70 anni alla propria egemonia politico/culturale e alla sua stessa esistenza. Pertanto sembrerebbe necessario non accettare nessuna falsa offerta di “alleanza” o di “collaborazione”. Su questo terreno il M5S paga certamente lo scotto di essere un movimento ancora "giovane", non in grado, o non ancora in grado, di competere con le "volpi" del PD, gente capace di vendere la propria madre per un pugno di riso, contenta di sedersi al tavolo dei potenti e poter racimolare qualche briciola. Il M5S ha bisogno di altro se vuole incarnare le aspettative di cambiamento e rinnovamento a cui ormai la quasi unanimità della popolazione italiana aspira. il M5S non ha molte alternative. O sarà in grado di incarnare queste aspirazioni al cambiamento o perirà miseramente.
C'è un'anomalia tutta italiana, una vera e propria trappola del non senso in cui non deve cadere il M5S, che vale la pena evidenziare: in quale altro cazzo di posto si attribuisce responsabilità negativa? La responsabilità per non aver aver votato un tale o un tal altro e per ciò stesso aver permesso a qualche altro di essere eletto o di "governare"? Questo può succedere solo in Italia, cioè in quel luogo in cui i maggiori responsabili di un qualche sfacelo si presentano come se fossero caduti dal cielo e non avessero nessuna responsabilità. Di contro, per una specie di compensazione, la responsabilità di cui sopra deve necessariamente ricadere sugli altri, su quelli che non hanno voluto avallare certe scelte. Una volta per tutte va, invece, riaffermato che i responsabili per una data cosa o un dato comportamento sono quelli che assumono o contribuiscono ad assumere quel dato comportamento e non quelli che vi si oppongono. Se Schifani, mai nome risultò più idoneo, veniva eletto alla presidenza di una delle camere, la responsabilità sarebbe stata di quelli che lo votavano e non di quelli che non votavano qualche altro. Questo tipo di ragionamento che niente ha da invidiare alla italianissima "Carambola" dovrebbe essere seriamente sottoposto ad analisi psichiatrica e psicologica approfondita e quelli che lo propongono rinchiusi in un qualche manicomio criminale ... chissà che il prossimo quesito per i campioni del ragionamento "carambola" non sia: chi votare tra Satana e Belzebù?
Le scelte che le autorità centrali dell'Europa vogliono imporre
Se non muta la cornice entro cui i paesi del "sud" Europa si muovono non ci sarà nessuna possibilità, per questi stessi paesi, di sviluppo o di evitare la "macelleria sociale" che le autorità centrali europee e internazionali, le banche, le multinazionali, la Germania stanno preparando. Se non è data la possibilità di variare il valore della moneta e se non si cambia il modello economico di riferimento, ammesso che ciò sia possibile, da uno basato sulle esportazioni a uno basato sullo sviluppo interno dei singoli paesi, è possibile "evitare" la catastrofe che si sta abbattendo su questi paesi solo uscendo fuori dalla moneta unica... dalla moneta unica, non dall'Europa. Se invece si rimane all'interno degli accordi europei e nella cornice disegnata dalle autorità europee centrali, allora non ha senso M5S o qualsiasi altro soggetto politico "alternativo". Anche se un tale tipo di soggetto arrivasse a dare uno scossone al sistema dei partiti e magari a sostituirlo con uno meno corrotto e quand'anche riuscisse a ridurre i "costi della politica", se si limitasse solo a questo -cosa peraltro importantissima e condivisibilissima-, non riuscirebbe comunque ad evitare il massacro sociale, cioè la pressochè totale abolizione della scuola, della sanità pubblica... Detto in altre parole, non è sufficiente un partito o un organismo meno "corrotto" e “più onesto” ad evitare le "lacrime e sangue" che ci aspettano (vedi Parma). Chiunque si voglia porre come forza di cambiamento, se non riuscirà o a rinegoziare praticamente tutto a livello europeo e, congiuntamente, accetterà di rimanere nella moneta unica, non riuscirà a proporre vie diverse dal disastro sociale.
Le ragioni del Grillo
Non sono solo ragioni, per così dire, tattiche, cioè di opportunità politica su quale è il "sentiero di crescita" più rapido per il M5S, ovvero come far diventare egemone questo soggetto politico nel panorama italiano, cosa peraltro già difficilissima di per se, il più rapidamente possibile. Vi sono ragioni più profonde e che riguardano l'agire politico in relazione alle attuali difficoltà di ordine economico, ecologico, energetico..., insomma delle scelte di fondo del paese Italia e che riguardano, forse, anche le motivazioni più profonde che hanno portato alla nascita del M5S. Grillo ha ragione quando propone una sorta di democrazia diretta o diffusa come antidoto ad un contesto che vede sempre più restringersi gli spazi “democratici” sostanziali. Bisognerebbe riflettere sul senso di votare un parlamento nazionale quando, già ora, tutte le decisioni rilevanti sono prese a livello centrale europeo da organismi che non sono neppure eletti e sfuggono completamente ad ogni meccanismo di tipo rappresentativo; propone un referendum, sacrosanto, per verificare se gli italiani intendono rimanere o meno nella moneta unica e con ciò sancire o meno il nuovo status di nazione di “servi della gleba”... e non è tutto, Grillo propone una specie di "democrazia energetica" -di gran lunga più importante e di effetto ben più consistente e dirompente di una qualsiasi modifica “positiva” della democrazia rappresentativa. Arriva a prospettare, per ciascuno dei milioni di singoli individui di cui è composto questo paese, l'autosufficienza energetica, propone di prendere a riferimento Schönau im Schwarzwald per rendere pubblica, comprandola dagli attuali “monopolisti”, la rete di distribuzione energetica, prospettando una fuoriuscita dal ricatto e dalla dipendenza energetica dal petrolio.
Questo pacchetto di proposte -un insieme di strumenti capaci di configurarsi come un "grimaldello" necessario a far saltare la serratura della prigione progettata dalle "alte" autorità europee e mondiali- sulle tematiche ambientali, energetiche, di sviluppo di tecnologie avanzate, di modelli di democrazia "allargata", potrebbero essere al tempo stesso a più alta compatibilità ambientale e capaci di rimuovere i sistemi di controllo installati a livello internazionale che impediscono una qualsiasi politica di sviluppo "autonomo" dai centri decisionali internazionali. Questo insieme di strumenti si configurano come un vero e proprio tentativo di venire fuori dal ruolo che le autorità europee centrali e quelle internazionali hanno disegnato e stanno tentando di imporre al paese Italia, sotto la comoda coperta della "crisi", usata come un espediente per imporre soluzioni impopolari. Il tentativo di compressione violenta ed insensata delle condizioni di vita è un mostruoso "esperimento", che ci vede nel ruolo di "cavie". Tenta di "livellare" le nostre condizioni di vita a quelle dei paesi "in via di sviluppo" più arretrati. L'Europa ricca sta tentando di comprimere "artificialmente" le condizioni di vita delle popolazioni di certe zone geografiche al fine di creare, altrettanto "artificialmente", delle aree depresse capaci di "competere" con le aree del pianeta più povere e meno sviluppate. Si tratta di un "esperimento", che nulla ha da invidiare a quello del dr. Frankenstein, ... di sviluppo al contrario.
Indipendenza dal petrolio.
A fronte di tali idiozie, drammatiche per le condizioni di milioni di persone e foriere di guerre e tragedie più o meno globali, non si può non concordare con un piano energetico che preveda l'indipendenza del paese dalla fonte energetica petrolio. L'indipendenza dal petrolio è un obiettivo di vitale importanza. Significa, allo stesso tempo, salvaguardare l'ambiente e rafforzare l'indipendenza del paese, non solo da fonti energetiche che dipendono da paesi terzi e in grado di creare disastri ambientali, ma anche di riaffermare la propria sovranità in termini di politiche economiche e fiscali, Rendere indipendente dal petroli l'Italia significa ridurre il grado di apertura dell'economia Italiana e il peso del vincolo della bilancia dei pagamenti, essenziali per chiunque si voglia porre il problema dello sviluppo del paese a prescindere dai giochi e dalle "strategie" dei grandi attori internazionali. Un piano energetico come quello proposto da Grillo, è in grado di fare da volano per tutta l'economia italiana ed è in grado di porci all'avanguardia in quella che Rifkin chiama "terza rivoluzione industriale".
continua