mercoledì 18 gennaio 2012

Stallo: una situazione bloccata.
Ormai è chiaro che le manovre "lacrime e sangue" non servono a risolvere la grave situazione economica che si è venuta a creare e che governicchi tipo mONTI, cioè esecutivi che ripropongono "ricette" liberiste e/o monetariste che dir si voglia, non solo non risolvono niente, ma sono capaci solo di aggravare ulteriormente la crisi economica che solo apparentemente sembra essere stata innescata dalla finanza internazionale, in particolar modo sTATUNITENSE.
Se questo fosse uno spettacolo comico le misure che con tanta enfasi il governo ha spacciato come risolutive, potrebbero risultare gag irresistibili. La fase uno di "risanamento dei conti pubblici" si è concretizzata in un massacro dell'economia, ma cio che lascia davvero attoniti e sgomenti è la famosa fase due di rilancio dell'economia. In che cosa si è concretizzata al momento? con la proposta di LIBERALIZZARE farmacie e taxi!!!!! HIHIHIHIHIHIHIH, GHAAAA GHAAAAA GAHHHA, SHHHHHHH! E cosa si propone: liberalizzare quel poco che è rimasto di beni e servizi pubblici (chissà che cazzo hanno studiato mONTI e tutta la masnada  di professori, bocconiani e chierici che lo accompagnano. Avranno frequentato corsi di valenti professori originari della transilvania o su come cavare sangue alle rape o ...). Insomma esattamente quello che da più di venti anni stanno proponendo esecutivi di "destra, di centro, di sinistra". A questo punto dovrebbe sorgere spontanea una domanda: "Ma se queste "misure" sono "risolutive" e capaci di far ripartire "l'economia", perchè si verifica invece, sempre e comunque, un progressivo ed inarrestabile peggioramento?

Questo è quello che si sta verificando in economia. Soltanto un trasferimento massiccio di reddito verso settori di popolazione con una più alta propensione al consumo potrebbe, forse, a questo punto, invertire la tendenza dell'economia ad avvitarsi su se stessa e a schiantarsi. Questo però al momento non sembra possibile. Occorre pertanto elaborare in fretta nuovi strumenti di intervento, capaci di impedire alla deriva economica di evolvere verso la guerra. Se non verranno urgentemente adottate misure capaci di contrastare tale andamento, sembra probabile che questa "crisi economica", che ha tutte le caratteristiche di una crisi di sovrapproduzione associata ad una crisi sistemica e di leadeship all'interno del sistema capitalistico, sfoci in un conflitto mondiale capace se non proprio di annientare il gerere umano, di farlo regredire all'età della pietra.