martedì 4 ottobre 2011

Lo stato delle cose/le cose dello stato
Come stanno i porci? In questo momento ridono beati.
Si, i porci quando tutto va bene agonizzano terrorizzati nelle loro bare, come vampiri succhia-sangue di fronte ad un sole radioso, però qualche volta ridono. Ai funerali o quando c'è odore di morte nell'aria o quando si avverte una tragedia imminente.
Sono basito. La potenza di un programma di video-scrittura, o, come direbbe un giiovine americhen "word-processor", mi lascia muto ed inerte, come un "selvaggio" di fronte ad una macchina da presa; come un condannato a morte negli ultimi 4 minuti della sua sporca vita. Le parole scivolano dalle mani sulla tastiera e giacciono come uccelli morti senza riuscire a prendere forma. Fluidificano, non hanno energia sufficiente a cristallizzarsi. Che Culo!
Chi sono i porci? È possibile certificare la loro esistenza in vita?
...e come no, hanno agenzie capaci di valutare persino la vitalità di un peto.
I porci godono di ottima salute. E diventano sempre più floridi man mano che il trend dello sviluppo delle disgrazie si accresce.
Si, tutto questo è vero, ma, comunque, i porci sono la parte migliore e vivono in "oscure cavità peritoneali", "come la coratella" e non è possibile, allo stato attuale dell'arte, sradicarli. Novelli dr. Jekyll alla ricerca di elisir capaci di accoppare il povero Mr. Hide.
Quanti modi ci sono di fare ricchezza o perlomeno agiatezza? Infiniti... direi, ma come di fronte ad un "word-processor" rimango inerte; linee di forza scorrono parallele ai miei arti senza coinvolgerli: rimango così in attonita contemplazione del mistero.