mercoledì 17 giugno 2015

visto Regarding Henry. Il regista è... davvero notevole. 
Come dimenticare "il laureato"? Naturalmente niente di simile. Critica al sistema degli avvocati, dei veri diavolacci, che fa l'occhiolino alla critica dell'intero sistema corrotto e marcio, di cui gli studi "avvocateschi" sono l'espressione più alta (la più lorda sono invece gli operatori di wall street). Tutto molto bello, sullo stile di "Lotta di classe" con G. Hackman e quella, nel ruolo della figlia, che sembra avere perennemente i dolori mestruali e di altri film che sembrano avere ad oggetto la critica del solito, trito, sistema marcio e corrotto (Tutto in una notte, Blus Brothers, Una donna in carriera, i colori della vittoria, ecc, ma non Mrs Boubtfire, che è, invece, un vero e proprio retrovirus, anzi, di più, un prione, un film profondamente reazionario, anche se adotta, proprio come i retrovirus, registri e canoni progressisti. Un lupo cattivo travestito da Cappuccetto Rosso e da Nonna, anzi un Cappuccetto Rosso travestito da Cappuccetto Rosso e una Nonna travestita da Nonna, con il povero lupo, nel ruolo di un fallito insicuro che ha paura della propria ombra, per non parlare delle ombre altrui! - divenuto canuto e cronicamente terrorizzato, inadatto persino al degradante ruolo di paziente, è proprio il caso di dirlo, di un ospedale psichiatrico). Tutti film realizzati dai cosiddetti cineasti radical-libertari. Ma se è così perchè la loro visione non lascia pienamente appagati come film tipo "Accattone". Il dopo film non rilascia un gemito orgasmico tipo Ahaaaaaa! equivalente del roboante rutto dopo abbondante, meraviglioso pasto, ma lascia, una specie di angoscia, una spina piantata nella gola che al massimo consente un gemito soffocato tipo nghaaa, oppure un ultimo rantolo hhhhhhhi, e poi più nulla. la Sensazione, diffusa su tutto il corpo compresi arti, membri, estroflessioni e sfinteri, è un retrogusto nauseabondo perstente. Interferisce, direi, lievemente (ci sono cose che interferiscono molto più pesantemente) con il sonno, come il solito "uovo sodo che non va ne in su ne in giù". Persistente che non ti lascia più solo e che dopo un po' assomiglia ad una vecchia amica o bagascia, il che è lo stesso. Dipende dal condividere tutti gli stessi sogni. E anche storie che apparentemente sono "diverse" poi finiscono sempre nell'unico modo possibile. La pena maggiore in questo caso è per l'immaginazione. L'imaginazione subisce una consistente riduzione d'orizzonte. Non è più possibile guardarla, la linea d'orizzonte, anzi non c'è più, si è dissolta. Gli occhi, perfino il terzo, devono stare bassi e concentrarsi in un intorno limitato, guardare solo "da vicino". Se gli occhi provano ad alzarsi diventano istantaneamente cechi, non hanno più prospettiva e tutto diventa buio. Si perdono in una minuscola oscura porzione di spazio profondo dove non ci sono stelle e nemmeno un raggio di luce.