Dare potere ai poveri.
"socialmente i poveri non hanno mai avuto potere, ma il fatto che dipendano sempre di più da una protezione istituzionale dà alla loro debolezza una dimensione nuova: l'impotenza psicologica, l'incapacità di provvedere a se stessi". Accanto a questo effetto deleterio, la "scolarizzazione" produce un maggior controllo sociale e, connesso a questo, un numero potenzialmente infinito di divieti ed una "distruttività intrinseca delle istituzioni assistenziali".
caratteristiche e garanzie di libertà.
Un uomo che gode di "diritti" e di redditi di cittadinanza, deve fare molta attenzione a non diventare una larva sociale, un mero residuo, una incrostazione rimovibile attraverso l'uso della forza bruta. il reddito di cittadinanza da solo crea soltato burocrazie assistenziali e infinite e cronicizzate masse, potenzialmente sterminate, di assistiti, di pubblici poveri dipendenti dalla carità pubblica e/o privata. Questo vuol dire che è necessario aborrire il reddito di cittadinanza? Si e no. Si, perchè in una società "retta" non ci dovrebbe essere bisogno di reddito di cittadinanza. No se si vive in una società marcescente come quella attuale.
Nucleo su cui si fonda la libera scelta e l'assenza di costrizioni: avere la possibilità e la capacità effettiva e la concreta realizzazione della propria attività produttiva: per poter essere libero è necessario controllare direttamente ed in tutte le più piccole, recondite e segrete nicchie, anse, angoli la propria attività produttiva che non deve mai sopravanzare la propria sfera individuale. Tutto ciò non vuol dire che si possa immaginare, sarebbe porre un limite all'immaginazione quantomai serio, e realizzare, sarebbe un limite alle possibili concrete configurazioni del reale quantomai serio, un solo, un unico mondo reale sovraccarico di minuscole, meschine, piccolo borghesi proprietà individuali.
Questo crea seri problemi alla pretesa e sopravvalutata autonomia del politico? Al contrario aumenta il suo potenziale eversivo. Perchè consente di parlare anche a ceti che precedentemente sembravano al di fuori ed impermeabili all'influenza e alle promesse implicite nel "mondo" nuovo; è in grado di separare il bisogno di nuova società dalla forma che queste società hanno assunto: lo stato-piano.