prepuzio iuvant
Visto
Avatar. Solito polpettone effettistico/speciale. L'industria
cinematografica e con essa i registi statunitensi sono, nella maggior
parte dei casi, patetici e riflettono l'arroganza
militaristico-imperialista degli Stati Uniti d'America... Sono vere
macchine propagandistico-governative.
Nel film Ho trovato degne di interesse:
la
ricostruzione "verde". Si tratta di un bisogno reale, primordiale,
viscerale, impellente, immediato, bisogno di assetato disperso nel
deserto, di ambiente incontaminato. Mi fa venire in mente un mondo
antico, non ancora impestato dai residui tossico-radiattivi, della,
prima di tutto, mutazione genetico-cancerogena del cervello umano;
il
meccanismo di condivisione che ogni essere, vivente e non, di "Pandora"
aveva con il tutto-unico aggregato. Ecco di questo ci sarebbe veramente
bisogno, e non averlo è una disgrazia, perchè non abbiamo, non abbiamo
più - forse non lo abbiamo mai avuto - nè un contatto nè una vaga idea
del livello aggregato che, forse, possiamo identificare con Dio, e che è
-sarebbe- l'unica cosa che a questo punto potrebbe salvarci. Da questo
punto di vista siamo "ciechi", e questo, forse, spiega perchè siamo cosi
spietati e privi di scrupoli con il mondo che ci circonda, in primis
con gli individui della nostra stessa specie.
"Diseconomie esterne"
Le
diseconomie esterne alle volte vengono chiamate, confondendole, con il
termine di esternalità e consistono nel trasferire quote consistenti di
costi (addirittura qualcuno sostiene che tali costi, attribuiti
all'esterno, sono addirittura uguali o maggiori dei profitti stessi)
all'esterno dell'impresa che li genera. Per associazione di idee fa
venire in mente un qualsiasi "coglione" che si trova a passare
casualmente in un luogo dove si scatena un conflitto a fuoco tra bande o
tra malviventi e "forze dell'ordine" (che poi è lo stesso!) e viene
ammazzato, o, e questo è un classico, le comiche delle torte in faccia
che coinvolgono, casualmente, via via un numero sempre maggiore di
persone. Un pò, per capirci, quel che succede in un condominio quando
qualcuno rompe un vetro o una qualsiasi cosa comune che poi si dovrà
riparare o sostituire con il costo a carico dell'intera comunità, o
quello che spara all'amante della moglie, ma sbaglia persona... C'è però
una differenza tra questi esempi e le "diseconomie esterne", in quanto
nel primo caso l'errore è non voluto, capita per caso. Nel caso delle
"diseconomie esterne" -o più correttamente si dovrebbe parlare di un
caso particolare di "falsi positivi"?- invece è un processo
intenzionale. Assomiglia di più a una truffa tra due compari a danno
degli ignari "grulli" che di volta in volta "capitano". Solo che gli
ignari "grulli" che si accollano il costo sono tutti i membri esterni
alla/e "impresa/e" che sarebbe più corretto chiamare banda di terroristi
oppure serial killers di massa, o con qualsiasi altro nome la
creatività del momento suggerisce. La tentazione è irresistibile anche
per il più "irreprensibile" ed "onesto", anzi proprio per i più
"irreprensibili ed "onesti" degli uomini e le somme in gioco
estremamente consistenti. Quello che si frega 100 unità di qualche cosa e
poi, dato che sono 100, gli individui che, loro malgrado, partecipano
al "gioco" ripaga al massimo 1. Un bel guadagno, non c'è che dire, 100
su 1... e se i partecipanti, mantenendo lo stesso rapporto, al gioco
fossero 1.000... 1.000.000... 1.000.000.000... Certo, in tutto questo,
ci sono anche "effetti collaterali" "spiacevoli" -come del resto in
tutte le cose che ci circondano- tipo far ammalare di cancro un certo
numero di persone -come nel caso della produzione, delle scorie o degli
incidenti nucleari- o gassificarle o fargli ingerire misture chimiche o
fargli venire le malattie più atroci che si possano immaginare come la
SLA o il morbo della mucca "che passa", cioè no, della mucca "che se la
spassa", cioè no della mucca "a spasso", cioè no, della mucca "pazza.
Comunque niente che non si possa rimediare con la frase magica: "vittime
del progresso", o meglio ancora: "lo faccio solo una volta"... E già,
il potenziale di "ricchezza" insito in queste operazioni è talmente
elevato che basta farlo un'unica volta, o almeno "una alla volta"
ripetendo, però sempre "lo faccio solo..." per potersi "sistemare" per
tutta la vita. naturalmente parliamo di individui "(r)capaci", dotati di
cultura elevata, che occupano posti chiave -infatti sono dei
"chiavatori" eccezionali capaci di chiavare o vendere la loro stessa
madre- nella società "avanzata" e dotati anche di un certo rigore morale
che li porta a provare anche rimorso -niente che non si possa
dimenticare con una certa dose, considerevole e abbondante, di denaro e
coca(r)ina-, altrimenti non sarebbero individui da "una botta e via".
Non sono da biasimare: parliamo di anime gentili, della elite, della
"crema" -anzi per meglio dire della schiuma-, persone che al di sotto
di un certo ammontare di ricchezza non si sporcherebbero mai le mani...
eppoi c'è di peggio... quelli -appartenenti sempre all'"aristocrazia"-
che lo fanno ripetutamente, quelli con il pelo sullo stomaco capaci di
assassinare, in caso di necessità, una anziana signora per rubargli la
pensione minima per poter andare a sputtanarsela con quelle trojone che
oggi prendono il nome di "escort" -che fino a poco tempo fa era un'auto
probabilmente a noleggio-, e dormono come i putti di Michelangelo... e
non è finita... ci sono quelli-i livelli "esecutivi" che le stesse cose
le fanno per mantenersi un lavoro di merda, quelli che godono a farle a
prescindere dal lavoro che fanno... e giù giù, fino ad arrivare alle
favelas, dove per 50 o anche per 25 o anche per 12,5 o anche per 6,25 o
anche per... $ puoi far ammazzare una persona ed avere, con un
piccolissimo incremento di prezzo, come simpatico souvenir le sue mani o
le sue orecchie o il suo pene o il suo buco di culo con annesso un
pezzo di "intestino crasso" da usare come originale posacenere. Favelas,
favelas -La favela è una robusta pianta che cresce in climi
semi-aridi-... equivalente sociale di "pattumiera", di "buco nero"
indistinto capace di ingoiare i detriti e trattenerli con la "forza di
gravità" al suo interno... frammenti delle macerie di formazioni sociali
che via via vengono distrutte da quella specie di erpice che è la forma
attuale di capitalismo, cioè consumismo edonista omologante. Anche in
queste condizioni di povertà estrema gli individui che la popolano
continuano ad essere "abbagliati" da una forma particolare di denaro -il
dollaro americano la vera forza di gravità che schiaccia questi
individui all'interno del "buco nero"- che gli impedisce -in una specie
di legge dell'entropia sociale- di organizzarsi tra loro per migliorare
le loro stesse condizioni di vita.
Qualcuno potrà dire: "niente
di nuovo sotto il sole". È comportamento tipico del genere umano. Vero,
sacrosanto, nulla è cambiato -l'uomo è biologicamente identico al suo
antenato primitivo. il suo rugginoso organo di pensiero è immodificato-,
ma sono cresciute in maniera esponenziale le sue conoscenze e capacità
tecnologiche, è cambiato l'impatto che il genere umano, grazie alla
tecnologia -la tecnologia ci salvera?-, ha sulla terra. I danni
provocati da una sola bomba atomica o da "processi produttivi
"disinvolti" non sono minimamente paragonabili a quelli conseguenti a
una qualsiasi calamità che poteva avvenire nei secoli passati... e non è
tutto. È enormemente aumentato il numero di esseri umani sul pianeta.
Pertanto quel che poteva essere "sostenibile", in termini di
comportamenti distruttivi per l'ecosistema, non lo è più.