Quando il Grillo indica la luna,
gli stolti criticano il Grillo.
Concordo completamente con Grillo. Sarà perchè ho
bisogno di un capo infallibile, della mistica del leader massimo che
non sbaglia mai? no, non credo anche perchè i "capi",
tutti i tipi di capo, mi stanno "leggermente" sulle balle.
Concordo con Grillo per un motivo molto semplice. Ha
ragione da vendere.
Politica
Il M5S non ha bisogno di andare ad invischiarsi con
il PD o con gli altri schieramenti. I motivi sono diversi, e
riguardano l'opportunità politica di "mescolarsi" con
partiti e individui che hanno grosse responsabilità nella situazione
di crisi profonda che il paese Italia sta vivendo; ragioni profonde
che hanno a che fare con il perchè è necessario mutare la cornice
nella quale tutti i paesi PIIGSF, e l'Italia tra questi, si stanno
dibattendo con grosse difficoltà; il tentativo di operare una
"svolta virtuosa" nella vita pubblica italiana; ciò che
serve realmente al M5S. Naturalmente tutti questi aspetti sono
strettamente connessi tra loro.
Gli appartenenti al M5S devono fare molta attenzione
al loro comportamento. Un qualsiasi "scivolamento" verso il
cosiddetto "inciucio" o una qualche forma di accordo con il
PD, può significare la fine di questo tipo di esperienza e la pressochè totale scomparsa
del movimento stesso, così come è avvenuto in passato per
Rifondazione Comunista" e per la stessa SEL. Questi partiti
hanno cessato di esistere nel momento in cui hanno accettato
l'egemonia e l'abbraccio mortale e mortifero con gli zombi del PD. È
invece necessario che il M5S non accetti nessun tipo di subalternità,
ma anzi punti all'indipendenza e contrapposizione con questo partito.
Bisogna ricordare che il PD ha sostenuto e votato, insieme al PDL,
tutti i provvedimenti, del governo Monti e dunque è tra i maggiori
-se non il maggiore- responsabili di questa situazione. Ha votato
questi provvedimenti, perchè in linea con il suo programma che lo
vede prono ai voleri di banche e multinazionali. Di più, sono oltre
20 anni che questo partito ha fatto proprie le tesi neoliberiste ed
ha massacrato scuola, sanità, welfare, si è fatto promotore in
prima persona di leggi che hanno progressivamente marginalizzato per
intero il mondo del lavoro, creando miseria e precarizzazione... È
chiaro, o dovrebbe esserlo, che con un partito simile non ci si può
alleare e tantomento si possono "votare" gli uomini che
indica e che sono, nella migliore delle ipotesi, altrettante "tartine
tornasole".
Il PD vorrebbe distruggere il M5S, in quanto
quest'ultimo rappresenta la più grave minaccia degli ultimi 70 anni
alla propria egemonia politico/culturale e alla sua stessa esistenza.
Pertanto sembrerebbe necessario non accettare nessuna falsa offerta
di “alleanza” o di “collaborazione”. Su questo terreno il M5S
paga certamente lo scotto di essere un movimento ancora "giovane",
non in grado, o non ancora in grado, di competere con le "volpi"
del PD, gente capace di vendere la propria madre per un pugno di
riso, contenta di sedersi al tavolo dei potenti e poter racimolare
qualche briciola. Il M5S ha bisogno di altro se vuole incarnare le
aspettative di cambiamento e rinnovamento a cui ormai la quasi
unanimità della popolazione italiana aspira. il M5S non ha molte
alternative. O sarà in grado di incarnare queste aspirazioni al
cambiamento o perirà miseramente.
C'è un'anomalia tutta italiana, una vera e propria
trappola del non senso in cui non deve cadere il M5S, che vale la
pena evidenziare: in quale altro cazzo di posto si attribuisce
responsabilità negativa? La responsabilità per non aver aver votato
un tale o un tal altro e per ciò stesso aver permesso a qualche
altro di essere eletto o di "governare"? Questo può
succedere solo in Italia, cioè in quel luogo in cui i maggiori
responsabili di un qualche sfacelo si presentano come se fossero
caduti dal cielo e non avessero nessuna responsabilità. Di contro,
per una specie di compensazione, la responsabilità di cui sopra deve
necessariamente ricadere sugli altri, su quelli che non hanno voluto
avallare certe scelte. Una volta per tutte va, invece, riaffermato
che i responsabili per una data cosa o un dato comportamento sono
quelli che assumono o contribuiscono ad assumere quel dato
comportamento e non quelli che vi si oppongono. Se Schifani, mai nome
risultò più idoneo, veniva eletto alla presidenza di una delle
camere, la responsabilità sarebbe stata di quelli che lo votavano e
non di quelli che non votavano qualche altro. Questo tipo di
ragionamento che niente ha da invidiare alla italianissima
"Carambola" dovrebbe essere seriamente sottoposto ad
analisi psichiatrica e psicologica approfondita e quelli che lo
propongono rinchiusi in un qualche manicomio criminale ... chissà
che il prossimo quesito per i campioni del ragionamento "carambola"
non sia: chi votare tra Satana e Belzebù?
Le scelte che le autorità centrali dell'Europa
vogliono imporre
Se non muta la cornice entro cui i paesi del "sud"
Europa si muovono non ci sarà nessuna possibilità, per questi
stessi paesi, di sviluppo o di evitare la "macelleria sociale"
che le autorità centrali europee e internazionali, le banche, le
multinazionali, la Germania stanno preparando. Se non è data la
possibilità di variare il valore della moneta e se non si cambia il
modello economico di riferimento, ammesso che ciò sia possibile, da
uno basato sulle esportazioni a uno basato sullo sviluppo interno dei
singoli paesi, è possibile "evitare" la catastrofe che si
sta abbattendo su questi paesi solo uscendo fuori dalla moneta
unica... dalla moneta unica, non dall'Europa. Se invece si rimane
all'interno degli accordi europei e nella cornice disegnata dalle
autorità europee centrali, allora non ha senso M5S o qualsiasi altro
soggetto politico "alternativo". Anche se un
tale tipo di soggetto arrivasse a dare uno scossone al sistema dei
partiti e magari a sostituirlo con uno meno corrotto e quand'anche
riuscisse a ridurre i "costi della politica", se si
limitasse solo a questo -cosa peraltro importantissima e
condivisibilissima-, non riuscirebbe comunque ad evitare il massacro
sociale, cioè la pressochè totale abolizione della scuola, della
sanità pubblica... Detto in altre parole, non è sufficiente un
partito o un organismo meno "corrotto" e “più onesto”
ad evitare le "lacrime e sangue" che ci aspettano (vedi Parma). Chiunque
si voglia porre come forza di cambiamento, se non riuscirà o a
rinegoziare praticamente tutto a livello europeo e, congiuntamente,
accetterà di rimanere nella moneta unica, non riuscirà a proporre
vie diverse dal disastro sociale.
Le ragioni del Grillo
Non sono solo ragioni, per così dire, tattiche,
cioè di opportunità politica su quale è il "sentiero di
crescita" più rapido per il M5S, ovvero come far diventare
egemone questo soggetto politico nel panorama italiano, cosa peraltro
già difficilissima di per se, il più rapidamente possibile. Vi sono
ragioni più profonde e che riguardano l'agire politico in relazione
alle attuali difficoltà di ordine economico, ecologico,
energetico..., insomma delle scelte di fondo del paese Italia e che
riguardano, forse, anche le motivazioni più profonde che hanno
portato alla nascita del M5S. Grillo ha ragione quando propone una
sorta di democrazia diretta o diffusa come antidoto ad un contesto
che vede sempre più restringersi gli spazi “democratici”
sostanziali. Bisognerebbe riflettere sul senso di votare un
parlamento nazionale quando, già ora, tutte le decisioni rilevanti
sono prese a livello centrale europeo da organismi che non sono
neppure eletti e sfuggono completamente ad ogni meccanismo di tipo
rappresentativo; propone un referendum, sacrosanto, per verificare se
gli italiani intendono rimanere o meno nella moneta unica e con ciò
sancire o meno il nuovo status di nazione di “servi della gleba”...
e non è tutto, Grillo propone una specie di "democrazia
energetica" -di gran lunga più importante e di effetto ben più
consistente e dirompente di una qualsiasi modifica “positiva”
della democrazia rappresentativa. Arriva a prospettare, per ciascuno
dei milioni di singoli individui di cui è composto questo paese,
l'autosufficienza energetica, propone di prendere a riferimento
Schönau im Schwarzwald per rendere pubblica, comprandola
dagli attuali “monopolisti”, la rete di distribuzione energetica,
prospettando una fuoriuscita dal ricatto e dalla dipendenza
energetica dal petrolio.
Questo pacchetto di proposte -un insieme di
strumenti capaci di configurarsi come un "grimaldello"
necessario a far saltare la serratura della prigione progettata dalle
"alte" autorità europee e mondiali- sulle tematiche
ambientali, energetiche, di sviluppo di tecnologie avanzate, di
modelli di democrazia "allargata", potrebbero essere al
tempo stesso a più alta compatibilità ambientale e capaci di
rimuovere i sistemi di controllo installati a livello internazionale
che impediscono una qualsiasi politica di sviluppo "autonomo"
dai centri decisionali internazionali. Questo insieme di strumenti si
configurano come un vero e proprio tentativo di venire fuori dal
ruolo che le autorità europee centrali e quelle internazionali hanno
disegnato e stanno tentando di imporre al paese Italia, sotto la
comoda coperta della "crisi", usata come un espediente per
imporre soluzioni impopolari. Il tentativo di compressione violenta
ed insensata delle condizioni di vita è un mostruoso "esperimento",
che ci vede nel ruolo di "cavie". Tenta di "livellare"
le nostre condizioni di vita a quelle dei paesi "in via di
sviluppo" più arretrati. L'Europa ricca sta tentando di
comprimere "artificialmente" le condizioni di vita delle
popolazioni di certe zone geografiche al fine di creare, altrettanto
"artificialmente", delle aree depresse capaci di
"competere" con le aree del pianeta più povere e meno
sviluppate. Si tratta di un "esperimento", che nulla ha da
invidiare a quello del dr. Frankenstein, ... di sviluppo al
contrario.
Indipendenza dal petrolio.
A fronte di tali idiozie, drammatiche per le
condizioni di milioni di persone e foriere di guerre e tragedie più
o meno globali, non si può non concordare con un piano energetico
che preveda l'indipendenza del paese dalla fonte energetica petrolio.
L'indipendenza dal petrolio è un obiettivo di vitale importanza.
Significa, allo stesso tempo, salvaguardare l'ambiente e rafforzare
l'indipendenza del paese, non solo da fonti energetiche che dipendono
da paesi terzi e in grado di creare disastri ambientali, ma anche di
riaffermare la propria sovranità in termini di politiche economiche
e fiscali, Rendere indipendente dal petroli l'Italia significa
ridurre il grado di apertura dell'economia Italiana e il peso del
vincolo della bilancia dei pagamenti, essenziali per chiunque si
voglia porre il problema dello sviluppo del paese a prescindere dai
giochi e dalle "strategie" dei grandi attori
internazionali. Un piano energetico come quello proposto da Grillo, è
in grado di fare da volano per tutta l'economia italiana ed è in
grado di porci all'avanguardia in quella che Rifkin chiama "terza
rivoluzione industriale".
continua