tre per uno.
Usare le difficoltà
per far crescere business, PIL,
occupazione e lavoro .
Il mondo è peggiorato.
È più cattivo ed indifferente.
Sarà perchè la popolazione è invecchiata
-l'equivalente alla frazione secca del rifiuto-
e con essa è cresciuto
esponenzialmente il cinismo?
Dove è finita la "frazione" migliore
degli esseri umani?
Scomparsa, Sotto Le Macerie
Del Muro Di Berlino.
Sono Gibo e faccio l'agricoltore. Produco rispettando tutti i crismi della libera impresa, ma non è facile. È finita l'era delle vacche grasse, dei fertilizzanti e dei pesticidi liberi che garantivano raccolti sempre crescenti ed abbondanti. Come un morbo si è insinuata l'agricoltura biologica. Dico io, dato che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si modifica, anche le molecole di sintesi ricavate dal petrolio, fanno comunque parte delle sostanze che, almeno potenzialmente, appartengono a questo mondo... dico io... alla natura. Non è che io irroro i miei campi con prodotti alieni, sono comunque terrestri e dunque completamente compatibili con questo eco-sistema. Non credo che le sostanze ricavate dal petrolio possano essere dannose, in fondo il petrolio è sostanza organica. è composto, fondamentalmente da carbonio, lo stesso elemento di cui è composto il corpo umano o gli animali... e da quando questi sono diventati tossici? Del resto gli altri elementi del petrolio sono tutti rigidamente ed esclusivamente naturali: idrogeno, zolfo, azoto, ossigeno... ossigeno, il gas che permette di respirare e senza il quale, probabilmente, la vita stessa non sarebbe possibile. Comunque adesso va di moda l'agricoltura biologica. È così che va il mondo e non ci si può opporre, solo adeguare, pena l'esclusione dal mercato e l'impossibilità di partecipare alla costruzione di una economia più sana e più forte in grado di competere con quelle merdaccie dei tedeschi o degli americani. Non che non faccia, più uso di fertilizzanti e pesticidi, me ne guarderei bene, ma semplicemente ho dovuto adattare la mia produzione a quello che il mercato richiede. Tutto ciò è il nauseante risultato di anni di propaganda ideologica ideata da quattro "liberali pipparoli" che non sapevano come impiegare il loro tempo, persone che nella maggior parte dei casi non hanno mai lavorato, che non vivono del sudore della loro fronte, figli digeneri -e magari proprio- dei magnati della chimica, che adesso agitano lo spauracchio della tossicità di certe sostanze e che domani, senza un valido motivo, si pentiranno delle castronerie delle quali vanno cianciando e andranno a occupare indegnamente le poltrone dei loro genitori, senza pagare alcuno scotto per le difficoltà e sofferenze che adesso a noi agricoltori ci tocca sopportare... dicevo ho dovuto adeguare il mio ciclo produttivo alle nuove esigenze. La qual cosa è stata possibile grazie al fatto che i "prodotti biologici" spuntano prezzi più alti e dunque permettono processi produttivi più complessi ed articolati. In particolare nel mio caso io continuo ad usare abbondantemente i prodotti di cui sopra, ma alla fine del processo produttivo originario, ho dovuto aggiungere altre "fasi". Metto il raccolto in grandi ambienti di stoccaggio, e poi lo faccio colonizzare da insetti "dannosi", quali mosca bianca, ragnetto rosso, afidi, mosca della frutta, agrotidi, altiche, cavolaie, cocciniglie, lumache, limacce, mosche della cipolla, tortrici et altri che creano nel prodotto piccole fosse, graziose gallerie di cunicoli e ammaccature varie che danno quel caratteristico aspetto naturale e "rustico" ai frutti e alle verdure. È sorta una vera e propria industria di produzione di insetti dannosi e, sembra che i principali attori di questa nuova industria siano proprio quelle imprese che producono Acaricidi, Avicidi, Fumiganti, Funghicidi, Erbicidi, Insetticidi, Nematocidi, Antibiotici... Hanno investito in ricerca e sviluppo creando specie più aggressive e resistenti agli Antiparassitari, Ethephon, Brodifacoum, Fitofarmaco, cototropico,
fitofarmaco sistemico, fosfuro di zinco, Zyklon B, Cianoformiato di
metile, prodotti fitosanitari...
Tutto ciò è stato necessario, perchè all'inizio quei bastardi di insetti, non erano in grado di sopportare disserbanti, anticrittogamici, insetticidi e fertilizzanti. Si è dovuto procedere allora ad una selezione ed ad una modifica genetica degli insetti originari, in modo da renderli capaci di resistere a questi agenti e poter dare alla frutta quel caratteristico aspetto naturale. Del resto chi se non loro. Sono stati in grado nei loro laboratori, con un ritorno positivo anche per l'occupazione, di selezionare e modificare geneticamente le specie più resistenti ai loro prodotti. Ovviamente, dopo questa nuova "fase" del processo produttivo è stato necessario -ed anche qui le imprese hanno dovuto investire in ricerca e sviluppo, con una ricaduta positiva anche a livello occupazionale- "irrorare" nuovamente questi prodotti agricoli con nuovi e più forti composti capaci di distruggere questi nuovi organismi e le eventuali muffe funghi e spore eventualmente insorgenti, onde evitare un più grave danneggiamento. Una volta terminato anche questo secondo ciclo dello "sterminio", il raccolto viene messo in enormi vasche di stabulazione refrigerate, allo scopo di farle decantare per fare si che tali principi attivi possano essere "metabolizzati". Infine il "prodotto" viene ulteriormente irrorato con sostanze "conservanti" per farlo arrivare sulla tavola dei consumatori nelle migliori condizioni.
Tutto ciò è stato necessario, perchè all'inizio quei bastardi di insetti, non erano in grado di sopportare disserbanti, anticrittogamici, insetticidi e fertilizzanti. Si è dovuto procedere allora ad una selezione ed ad una modifica genetica degli insetti originari, in modo da renderli capaci di resistere a questi agenti e poter dare alla frutta quel caratteristico aspetto naturale. Del resto chi se non loro. Sono stati in grado nei loro laboratori, con un ritorno positivo anche per l'occupazione, di selezionare e modificare geneticamente le specie più resistenti ai loro prodotti. Ovviamente, dopo questa nuova "fase" del processo produttivo è stato necessario -ed anche qui le imprese hanno dovuto investire in ricerca e sviluppo, con una ricaduta positiva anche a livello occupazionale- "irrorare" nuovamente questi prodotti agricoli con nuovi e più forti composti capaci di distruggere questi nuovi organismi e le eventuali muffe funghi e spore eventualmente insorgenti, onde evitare un più grave danneggiamento. Una volta terminato anche questo secondo ciclo dello "sterminio", il raccolto viene messo in enormi vasche di stabulazione refrigerate, allo scopo di farle decantare per fare si che tali principi attivi possano essere "metabolizzati". Infine il "prodotto" viene ulteriormente irrorato con sostanze "conservanti" per farlo arrivare sulla tavola dei consumatori nelle migliori condizioni.