due per uno.
Lèggi del Mercato.
Questa storia ha origine in una regione di niplandia, chiamata nipregione. In questo luogo si vive sulla "soglia" -non al di sotto!"- della povertà e alle volte si scivola al di dentro, a "vite" o... a scelta.
Le condizioni di vita sono talmente misere che in una famiglia si usano i vestiti a turno. Inutile dire che lo stato delle cose rappresenta l'humus adatto al fiorire di comportamenti "socialmente devianti". Si dice: "l'ampiezza del mercato marcia di pari passo con la divisione del lavoro", ma si potrebbe anche dire: "la divisione del lavoro segue l'ampiezza del mercato". A rendere soggettivamente vere queste affermazioni è, poi, l'atto di fede nel nesso causale per il quale si ha preferenza. Identiche condizioni si riflettevano anche nel mondo un po' torbido della piccola criminalità.
N16-313 e n4-331 erano buoni amici, e qualche volta, più per bisogno che per convinzione, tentavano di arrotondare le magre finanze familiari con i proventi di attività "poco lecite". Niente di serio, lavoretti di poco conto. Furto con poca destrezza di una bicicletta o di una borsa lasciata involontariamente incustodita, o di una carrozzina parcheggiata senza sorveglianza...
Questa volta avevano fregato un campionario di scarpe. Scarpe di classe, non le solite scarpe di cartone lavorato in finta pelle o con tomaia e suola di copertone d'auto usato. Scarpe di marca con suole in cuoio e tomaia in vera pelle. Capolavori dell'artigianato nazionale, scarpe che si espongono soltanto nei negozi di lusso del centro del solito "villaggio globale". Scarpe costosissime, che arrivavano a costare anche 3-4 stipendi di un umile operaio non qualificato e 7-8 di un precario. Questi magnifici manufatti, delle vere e proprie opere d'arte avevano un unico inconveniente: erano scarpe uniche, o destre o sinistre. Subito dopo il colpo, galvanizzati dal successo, organizzarono un "banchetto" per la vendita. L'iniziativa riscosse l'approvazione di tutto il rione. In poco tempo il banchetto si ritrovò immerso in una folla da piccolo stadio.
Inizialmente, i potenziali acquirenti non si erano nemmeno accorti che sarebbe stato necessario essere "monogamba" di "destra" o di "sinistra" per poterle "agevolmente indossare e "goderle appieno".
N16-313: "Strepitosa offerta. Scarpe nuove totalmente in pelle e cuoio, plantare anatomico, calzabilità perfetta.
Pianta larga? piede lungo o piatto? arco rialzato?... non ha importanza. Si possono calzare avendo la sensazione di essere a piedi nudi, tanto sono morbide e adattabili a ogni tipo di piede. Il prezzo? IRRISORIO!... 1n a scarpa".
All'annuncio del prezzo si scatenò una ressa che sembrava volersi evolvere in rissa. 1n per scarpe che no costavano 8.000-9.000. Subito si costituì, notevole esempio di "auto-organizzazione" delle masse, sotto l'energica direzione di N16-313, un "servizio d'ordine" con lo scopo di disciplinare, e, qualora fosse stato necessario, reprimere e sedare eventuali "facinorosi".
Ogni persona voleva almeno 4 scarpe, le donne e anche i banbini protestavano, essendo fisicamente più deboli e destinati necessariamente a soccombere n4-331, "il servizio d'ordine", faceva fatica a mantenere la distanza minima di sicurezza tra le scarpe e la piccola folla scalpitante. Qualcuno tentò anche "l'esproprio sottoproletario". Il tentativo fu immediatamente represso, data la notevole esperienza sul campo dei 2 improvvisati venditori.
N16-313: "non vi accalcate, ci sono scarpe in abbondanza. Vi comunico, senza tema di smentita, che la vendita andrà avanti fino all'esaurimento della merce. Vi prego, perciò, Signori e Signore, di mettervi in fila, rispettando l'ordine di arrivo".
Disciplinata la folla una volta per tutte, attraverso il cordone del servizio d'ordine, iniziò la vendita. "il primo acquirente chiese subito 30 paia di scarpe, scatenando le ire degli altri. In quel pandemonio c'èra chi urlava: "profittatore"; chi si faceva "sotto" serrando i pugni; chi ripeteva "è illegale! Bisogna adottare la regola dell'appalto pubblico. Non più di tre paia di scarpe per ogni richiedente"; chi sosteneva che così i primi della fila avrebbero esaurito lo stock di scarpe, lasciando tutti gli altri a "bocca asciutta" o per meglio dire "a piedi... nudi".
Per calmare gli animi ed evitare incidenti, i titolari del "negozio", contro il loro stesso interesse, proposero una regola di acquisto che ricevette l'appoggio quasi unanime degli acquirenti.
N16-313: "Signori e Signore, stabiliamo, allora, contro i nostri stessi interessi di vendita, e al solo scopo di poter accontentare il massimo delle famiglie che desiderano acquistare, a prezzi irrisori, oggetti indispensabili alla vita di ogni giorno e, allo stesso tempo, poter redistribuire il più possibile benefiche risorse, che ogni acquirente potrà acquistare solo 2 scarpe".
I primi 4 della fila dissero: "non è giusto!"... anzi lo gridarono, e per questo quasi li linciarono.
N16-313, al fine di conciliare interessi contrapposti e ricomporre le "diverse anime" presenti nella folla, fece notare ai dissidenti che loro, essendo i primi della lista, avrebbero avuto il vantaggio della scelta.
Questa giusta osservazione, anzichè tacitare gli animi, scatenò di nuovo le proteste dei ritardatari. Argomentavano che non era regolare accordare il diritto di scelta a chi, casulamente, si era trovato a passare di li prima degli altri, non avendo avuto nessun merito, se non essere stato favorito dalla fortuna, dato che non si era provveduto, preventivamente, a distribuire volantini che avvertivano che in quel dato giorno, a quella data ora avrebbe avuto luogo la vendita di oggetti particolarmente "interessanti" e con un loro fascino "economico". Sarebbe stato più corretto oltre che eticamente onesto, a questo punto fare un sorteggio tra tutti i presenti.
N16-313 in questa occasione mostrò tutta la sua abilità oratoria, attitudine al compromesso politico e capacità di mantenere il punto. Fece osservare, da abile oratore che, accettando tale punto di vista, questo sarebbe stato vero non solo per tutti i partecipanti alla fila e che si sarebbero dovuti sorteggiare tutti gli abitanti del rione, se non anche della città, provincia, regione, nazione... Un brusio interessato e di sgomento tacitò tutte le voci "critiche" e chi aveva sollevato obiezione, ammise il suo errore e fece
autocritica. Di fronte a tanta sagacia anche "la banda dei quattro", per gratitudine, alla fine sciolse la "riserva", e fu possibile iniziare la vendita.
N8 (primo della fila): "io vorrei quel paio nere con i lacci e il paio di mocassini accanto".
N16-313 prontamente consegnò la scarpa con i lacci e la scarpa mocassina richiedendo denaro.
N8: "... ecco questo è il denaro, ora dammi anche le altre due ...".
N16-313: "quali altre scarpe? si è stabilito il criterio: "2 scarpe a cranio"..."
N8: "...ah, non avevo capito, allora ridò indietro quella nera"
N16-313: "non vuoi più la nera? Non c'è problema, ...ecco il tuo n".
N8: "no, non mi sono spiegato, tieni i 2n, ma dammi il compagno del mocassino! ... la sinistra"
Brusio di stupore tra le fila della fila! "È SCAN-DA-LO-SO"!
N16-313: "Eh signori... vediamo di capirci. Qui vendiamo solo scarpe singole, o destre o sinistre".
N14: "Vendete solo scarpe singole?"
N16-313 "'A compà Chi non risica non rosica. Se avessimo avuto per ogni modello entrambe le scarpe non le avremmo vendute ad 1n. Ogni scarpa vale 4.000-4.500n! La convenienza è indiscutibile. Se si acquistano 2 scarpe si guadagnano dai 7.998 agli 8.990n. Il prezzo è così conveniente proprio perchè c'è un piccolo... inconveniente. Cosa vorreste? non si può ottenere "la botte piena e la moglie ubriaca". In economia vige questa legge universale. Nella compravendita di una casa, si spunta un prezzo diverso a seconda che un appartamento sia da ristrutturare o sia già ristrutturato, con rifiniture di lusso o in edilizia popolare convenzionata. Nessuno si sognerebbe, nemmeno lontanamente, alla stipula del rogito di chiedere un appartamento nuovo al prezzo di uno "sgarrupato". Perchè allora per le scarpe deve essere diverso?... eppoi c'è sempre la possibilità che nella prossima vendita capiti la compagna della scarpa che stai acquistando oggi... comunque, se non vuoi nessuna scarpa, non c'è problema, ti rendo il denaro e "amici" come prima. "soddisfatti o rimborsati". La "premiata ditta" qui presente offre il massimo della qualità".
N8: "...ma che ne faccio di una scarpa sola?"
N16-313: "Non dire così. Anche una scarpa sola ha una sua utilità intrinseca. "un uomo può sempre ricavare qualcosa da un qualsiasi oggetto". Va benissimo ad esempio per chi ha una gamba sola... ecco... potresti fare la tua porca figura regalandola ad uno sciancato; potresti indossare una scarpa sinistra di un modello ed una destra di un modello simile; due scarpe sinistre dello stesso modello, magari di un numero più grande e nessuno noterebbe la differenza... chi se ne accorgerebbe? Senza considerare che potrebbe essere occasione per lanciare moda. Dopo quella dei pantaloni a vita bassa, quella delle scarpe uni-verso. "FICHISSIMO!". Potresti acquistarne 2 diverse, non indossarle mai, ma tenerle in bella vista nella scarpiera da mostrare con noncuranza e disinvoltura ad amici e conoscenti quando vengono a farti visita. STATUS SIMBOL... LIMITED EDITION. Pensa all'invidia che susciteresti. Del resto soltanto l'assuefazione al mero valore di scambio impedisce di vedere e godere della cosa in se. Si tratta di scarpe fresche d'estate e calde d'inverno, che consentono la traspirazione... robuste e belle da vedere. Il fatto che se ne possono indossare 2 ai piedi, non toglie nulla alle affermazioni precedenti. È solo una mera, amena, questione apparente... solo P.F.C.
N8, non sapendo bene "che fare" e temendo di lasciarsi sfuggire il miglior affare della sua vita, decise di acquistarle. "Sta bene", ho deciso... prendo quelle in "alto" a "destra"... si, quei mocassini simili!
La vendita dopo questo piccolo intoppo iniziale andò eccezionalmente bene. Dopo solo 2 ore N16-313 e n4-331 avevano esaurito l'intero campionario, ricorrendo, per le ultime, ad una piccola asta, spuntando prezzi notevolmente superiori, tanto erano le richieste, facendo conto sulla legge di mercato secondo cui quando l'offerta è "scarsa" il prezzo "sale".
Per N16-313 questo episodio fu centrale nella sua vita. Capì di essere un "eccellente" venditore e divenne un politico di "fama". n4-331, invece, divenne la sua guardia del corpo.
N8, come ogni altro "fortunato acquirente" non ebbe mai occasione di comprare le scarpe mancanti. Pensò, ma fu un pensiero fugace, anche di farsi amputare una gamba o di camminare o per meglio dire saltellare, a giorni alterni, un po' sulla gamba destra un po' sulla gamba sinistra, ma non fece nè l'uno nè l'altro, avendo paura di consumare quelle meravigliose scarpe e sperando, fino alla fine dei suoi giorni, di poter un giorno o l'altro comperare le compagne delle sue due "singleS". Una sola volta provò ad indossarle entrambe simultaneamente, ma venne scambiato per un tipo "piuttosto originale" e soprannominato "'o sciancato", per via del fatto che le scarpe avevano una diversa altezza. Il desiderio di eliminare "'a scarpa scumpagnata" divenne un pensiero fisso, o per meglio dire un'ossessione. 'O fatto 'ra scarpa mancante" lo tediò per tutto il resto della sua vita.