Tendenze Globali. Falso Positivo: Ovvero Società Dicotomica.
È sempre più evidente che
lo stato non è una
comunità su un
territorio,
ma brutale
"monopolio della forza armata"
orientata per lo più a fini eversivi
contro la stragrande maggioranza
della popolazione.
"ci sarà un giorno in cui
uccidere un animale
sarà come uccidere un uomo".
Oggi sembra più appropriato dire:
"ci sarà un giorno,
anzi già c'è,
in cui uccidere un uomo
sarà meno che uccidere un animale".
"Come fai a sparare alle donne e ai bambini?
Miri più vicino,
vanno più lenti.
La guerra è un inferno, no!"
In
ogni momento esistono delle tendenze e degli esperimenti messi in campo
dai ceti dominanti, dai "predatori", che mirano a mantenere un ferreo
controllo economico, sociale, energetico, politico e culturale. I
settori dominanti, emersi dal fango "comune" cercano di rimanere tali.
Nel fango, i comportamenti mirano a imitare i "vincenti"; qualunque
altro comportamento raggiunge inevitabilmente un limite: la complessità.
Sembra impossibile affermare un qualsiasi principio diverso da quello
"dispotico", del processo decisionale fondato sul principio della forza e
della mera affermazione individuale. Quando poi le tendenze e gli
esperimenti tesi al dominio, permettono anche consistenti guadagni
"monetari" o "fulminanti carriere" allora tutta la catena di comando,
gli organi preposti alla repressione e/o al controllo sociale si vengono
a trovare in una specie di "età dell'oro". È il caso della Colombia. Il leninismo e la costruzione di quel tipo di "partito" aveva sancito l'entrata nella politica delle masse. Sembrava, si è trattato di un grande glorioso sogno, ma appunto di sogno si trattava, che le moltitudini da oggetto muto e inanimato
potessero diventare protagonisti nella determinazione cosciente del processo
storico-sociale. Dopo il fallimento dell'ipotesi leniniana si assiste al
tentativo di ricollocare le "patetiche masse" tra gli oggetti inanimati
di cui disporre a piacimento. Gli elementi comuni di questa tendenza si
concretizzano con: ricacciare la stragrande maggioranza della
popolazione nella miseria più nera; l'abolizione, pressochè totale, di
ogni diritto; considerare sub-umani - animali o addirittura piante o
cose inanimate tutti quelli che non sono riusciti ad affermarsi
economicamente e socialmente. Nella dicotomia "avere o essere" il primo
termine è quello che sembra avere definitivamente trionfato.
L'importanza di un individuo deriva da quello che ha e chi non riesce ad affermarsi diventa una non-persona un "non luogo a procedere".