sabato 31 dicembre 2011

BRINDISI DI FINE ANNO.
L'Italia va come va  e non c'è niente da fare, però le cose sono peggiori di quel che sembrano.
Quel che politici e tecnici e manager e economisti e econometristi e ... coglioni nostrani propongono non risolverà la "crisi" (che poi non si capisce perchè continuano a chiamarla "crisi", se dura ormai in maniera continua ed ininterrotta da più di venti anni), dato che mancano i presupposti strutturali a risolverla e, mancando ciò, quel che propongono equivale ad "attirare l'attenzione del poveraccio che sta per affogare sul fatto che si sta bagnando i vestiti".
Le manovre "lacrime e sangue" non serviranno a niente, anzi aggraveranno ulteriormente la situazione generale perchè si propongono di ridurre il debito pubblico (che qualcuno, innovativo come sempre, si ostina a chiamare "sovrano") tramite manovre economiche che deprimono il reddito e che ormai più che deprimerlo, lo ammazzano. Le ragioni dello stato di cose attuali sono complesse, profonde, strutturali, vecchie e ben note a tutti e non vale neppure la pena (e/o il tempo necessario) di mettersi a rimestarle. Quel che invece è bene ricordare è che da questa situazione non si può uscire nemmeno adottando le tradizionali politiche keynesiane  di sviluppo della domanda. I motivi che ne impediscono il ritorno  sono (oltre al fatto che la teoria keynesiana è stata colpita dalla grave malattia della indeterminatezza, essendo venuto meno il trade-off tra occupazione e inflazione), congiuntamente e in uno strano caso di sinergia, il vincolo della bilancia dei pagamenti, l'aumentato grado di apertura delle economie, la globalizzazione del mercato dei capitali, la sincronizzazione delle economie dei diversi paesi, il modello di sviluppo, universale ed accettato da tutti, basato sulle esportazioni, l'adozione di una moneta unica (il famoso e famigerato EURO) a economie molto diverse e con obiettivi strategici addirittura opposti ....
Da questa situazione non se ne esce e il futuro prossimo venturo e, forse anche quello remoto, dell'"azienda Italia" è stagflazione, progressivo e pressochè totale impoverimento della stragrande maggioranza della popolazione, con buona pace dei bERLUSCONIANI, bERSANIANI  e chi più ne ha più ne metta!!!!!!!
Cheers!
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