lunedì 15 agosto 2016

Premessa:
Se i Padroni, eufemisticamente, chiamati "imprenditori" o "managers" o come cazzo li si voglia chiamare, sono gli unici a creare, ed io non lo credo, "lavoro" e, dunque, "ricchezza" allora bisognerebbe gridare, estasiati, "WIWA I PADRONI".
Se, invece, non sono gli unici, allora perchè lasciare loro l'esclusiva su una materia così importante per quel che riguarda il benessere, e, in ultima analisi, la differenza tra fare una vita di merda o costruire una vita dignitosa e degna di essere vissuta?
Solo su una cosa, e solo su quella, hanno ragione i subnormali neoliberalisti. L'intervento dello stato ha creato una specie di "impotenza psicologica". Del resto, questi idioti totali non sono i soli ad aver individuato questo aspetto perverso dell'intervento pubblico. Per una analisi, più articolata e di maggiore spessore su questo aspetto si può vedere Ivan Illich che, più correttamente, fa discendere questa specie di "malattia passivizzante" dalla scolarizzazione (istituzionalizzazione) della società e non dalla presunta agiatezza impigrente (sic!) dell'intervento pubblico sottoforma di sussidio o reddito di cittadinanza o salario minimo o come cazzo si voglia chiamare.
Dunque il lavoro, l'operazione ideologica che ha ricondotto la redistribuzione della ricchezza all'utilità marginale dei fattori produttivi partecipanti alla produzione di beni e servizi, come elemento discriminante.
Esempi di autonomia
"L'educazione autonoma
dal 1995, ed attualmente un totale di 280 delegati di educazione impartiscono lezioni a 2.500 alunni dei sette municipi.È anche l'unica zona ad avere un centro di formazione di promotori in ogni municipio autonomo e non uno solo che serva tutta la zona.
Qui, come nel resto del territorio zapatista, i bambini non imparano solo a leggere e scrivere, bensì, la cosa più importante, “imparano a lottare, a difendere il loro ambiente, a curare la natura e ad essere orgogliosi della propria cultura”. Le materie di studio sono: produzione, educazione politica, educazione artistica, cultura, lettura e scrittura, salute, sport, matematica, storia e lingue (spagnolo e lingua madre), le stesse elaborate in decine di riunioni di lavoro da 200 educatori indigeni dei sette municipi. Un dato curioso che parla dell'autogestione dell'educazione è che per iscriversi alla scuola di base, ogni bambino porta una gallina come retta, e adesso i promotori hanno un allevamento di polli e uova per l'alimentazione dei propri alunni. Ognuna delle scuole primarie è stata costruita con risorse della comunità, senza appoggi esterni, e per questo ci sono scuole primarie di blocchi di pietra, di tavole di legno o di cemento. I promotori insegnano anche in case provvisori e o alle intemperie, con tetto di plastica come protezione. La scuola, dicono, “non è l'edificio.” Il programma educativo della zona, come tutti i nomi zapatisti, è abbastanza ridondante: Organizzazione per la nuova educazione autonoma indigena per la pace e l'umanità. Niente di più e niente di meno. Il successo più recente in materia educativa è l'inaugurazione quest'anno dei corsi di livello secondario. È anche l'unica delle cinque zone zapatiste ad avere una secondaria in ogni municipio autonomo, sette in totale. C'è ormai la prima generazione di bambini e bambine delle primarie che stanno facendo corsi per accedere al livello superiore. “Prima, neppure ci sognavamo di avere una scuola, ed ora abbiamo già più di cento primarie e sette secondarie”, fanno notare le autorità autonome.
Molte carenze e la visita gratuita.
In questa regione, le comunità zapatiste utilizzano sempre meno le medicine chimiche e promuovono l'uso di infusioni e pomate preparate con erbe e piante medicinali. L'erboristeria riscuote sempre più importanza e si preparano rimedi a base di rosmarino, timo, camomilla, basilico ed un'infinità di rimedi naturali. Un totale di 150 promotori di salute assistono zapatisti e non zapatisti nelle oltre cento case di salute comunitarie provviste di due dispense di medicinali di base, uno di medicinali farmaceutici ed uno di erboristeria. “Le medicine di erboristeria non si pagano e per quelle di farmacia si chiede la copertura del prezzo di costo”, spiegano i membri della giunta. Operano anche sette cliniche municipali nelle quali si fanno visite gratuite a tutte le basi di appoggio, come in tutto il territorio in resistenza. Inoltre, ha cominciato a funzionare un laboratorio di analisi cliniche gestito da promotori specializzati. Ambulatori facevano pagare per le visite e le carenze sono molte. In questa zona, per esempio, non ci sono ambulatori dentistici, né cliniche con sala operatoria, né reparti di degenza e tanto meno ambulanze. Quando qualcuno si ammala gravemente deve essere trasportato all'ospedale San Carlos, nel capoluogo municipale di Altamirano ed assistito dalle suore già minacciate di morte nel 1994 dai caciques ed allevatori locali, accusate del terribile crimine di aprire le porte dell'ospedale a chiunque suoni alle sue porte. Sebbene con enormi mancanze, le basi di appoggio zapatiste stimano i risultati raggiunti perché ricordano quando “nelle cliniche del governo ci davano medicine scadute, non ci assistevano con rispetto ed inoltre ci davano medicine come fossero state in privato.” Il fenomeno degli indigeni del PRI che si rivolgono alle cliniche e alle case di salute autonome, si moltiplica in questa zona perché, ammette Hilario, priista del municipio Miguel Hidalgo, “a volte da loro non paghiamo la visita, è che non abbiamo denaro. A volte ci danno pomate e non ce le fanno pagare e credo che sia un bene per i casi urgenti.” Da parte sua, la giunta segnala: “non si può negare l'assistenza. La salute è per tutti. Il denaro che il governo dà ai priisti, loro se lo bevono e poi non ne hanno per curarsi né per mangiare. Per noi la salute è molto importante ed anche loro, come indigeni, hanno bisogno dell'assistenza.”Ogni municipio autonomo ha una commissione di salute che si incarica di verificare la situazione in tutte le roprie comunità. Prima dell'esistenza delle giunte di buon governo, ammettono le autorità, “molte comunità non avevano casa di salute, ma ora tutte ce l'hanno. Noi abbiamo un piano generale di lavoro di salute ed ogni tre mesi le commissioni si riuniscono per vedere come va il lavoro, dove mancano medicinali, per studiare che malattie sono presenti ed incoraggiare dove non c'è attività.” Facendo un giro nei villaggi vicini, si vedono i promotori che diffondono tre campagne di salute: una di lotta ai parassiti in generale, un'altra di vaccinazione ed una di igiene per la prevenzione delle malattie. “È importante educare tutta la comunità sul perché ci sono le malattie, altrimenti non la smetteremo più di curare”, nota Daniel, della giunta di buon governo.
Fine dell’uso di insetticidi e concimi chimici.
La terra è una dei temi che più preoccupa le comunità, per questo, non senza problemi, si è cominciato ad organizzare la produzione. Attualmente è in funzione una commissione di produzione in ogni municipio allo scopo di organizzare progetti di allevamento e di agricoltura. Si formano anche promotori per imparare tecniche di agroecologia e di veterinaria. Esempio di tutto questo è il fatto che alcuni contadini puliscono le erbacce “solo con il machete”, senza insetticidi, oltre che utilizzare concimi organici e non chimici."

venerdì 12 agosto 2016

FRANKENSTEIN 2016.
e' la storia di uno
affetto da bruxismo,
aggravato da una
sindrome d'acne
nodulo cistica
o conglobata.



venerdì 5 agosto 2016

Premesse.
Il film ADHD RUSH HOUR anche se apparentemente affronta il problema della definizione e creazione di nuove patologie per poter vendere farmaci, in realtà mostra quanto il neo-liberismo affondi il suo progetto nella carne viva della società, quanto questo progetto sia globale, al punto da attaccare, oltre che attraverso un sistema di ricondizionamento “premio/punizione”, l'ideologia, l'economia, la politica, anche tramite l'uso diretto, negli individui che si discostano dal tipo “meccanico-dittaiolo”, della “chimica”.
È esattamente lo stesso tentativo messo in pratica dal nazismo, solo più raffinato,ambizioso e, forse, più mostruoso. I nazisti hanno tentato di eliminare e con l'eugenetica e con la distruzione fisica dei corpi dei non adatti, tutto ciò che non era funzionale alle esigenze del capitale, mentre il neo-liberismo -che è cosa molto diversa dal laissez faire, dal liberalismo classico- sta cercando, di modificare i non adatti, nel tentativo di creare l'”uomo nuovo” perfettamente e funzionalmente asservito all'impresa, tramite l'immissione di sostanze chimiche nei corpi, andando a modificare ancora più in profondità l'"anima" stessa di tutti quelli che geneticamente si discostano da quello che si potrebbe chiamare fenotipo consumista, tipo di individuo molto particolare che vede se stesso come un'impresa individuale asservita all'impresa vera e propria.
Il progetto globale neoliberista.
Come si spiega, nonostante trent'anni di politiche neoliberiste abbiano avuto effetti catastrofici a livello economico, politico, sociale e individuale, che ancora oggi tali politiche sono attive ed in piena offensiva? Perchè non hanno incontrato resistenze capaci di metterle in crisi?
La risposta a queste domande non può ridursi alla descrizione degli “effetti negativi” indotti dalle politiche neoliberiste, cioè alla distruzione programmata di regolamentazioni e istituzioni. Il neo liberismo non è solo questo, ma è anche produzione di certe relazioni sociali, forme di vita e soggettività. Il neo-liberismo ridisegna la forma della nostra esistenza, cioè del modo in cui ci relazioniamo con gli altri e con noi stessi. Definisce una nuova norma che disegna un universo di competizione generalizzata, in cui ogni nazione è in guerra , solo, almeno per il momento, economica con tutte le altre, in cui i rapporti sociali sono improntati al modello di mercato e l'individuo stesso risulta “modificato” e percepisce se stesso come un'impresa.
Tutto ciò da oltre 30 anni impone politiche pubbliche, governa relazioni economiche a tutti i livelli , trasforma la società e rimodella la soggettività. Aspetti di questa stessa norma sono, nei diversi ambiti, la conquista del potere da parte di forze neoliberiste – aspetto politico -, l'ascesa e il trionfo del capitalismo finanziario globalizzato -aspetto economico-, individualizzazione dei rapporti sociali, abbandono delle forme di solidarietà collettiva, polarizzazione estrema tra ricchi e poveri – aspetto sociale-, la comparsa di un nuovo soggetto e conseguentemente la comparsa di nuove patologie psichiche -aspetto soggettivo. Tutti questi aspetti sono complementari tra loro e riguardano un unico progetto, quello neoliberista, pervasivo, potente, unitario capace di investire tutte le dimensioni dell'esistenza umana.
Il documentario "soluzioni locali per un disordine globale" è invece un'occasione per riflettere sull'autonomia. Mostra che è possibile costruire in piena autonomia e senza aiuti da parte di istituzioni, stato e/o altra amena stronzata, modelli economici alternativi capaci peraltro di rispondere, al contrario dell'economia ufficiale, a problemi quali l'emergenza ambientale (che sta diventando esplosiva), l'integrazione di tutti gli individui all'interno della struttura collettiva, la costruzione di una vita dignitosa, degna e separata dai clichè, modelli e sogni mainstream.
Quel che segue è, ritengo, una riflessione essenziale per chiunque voglia intraprendere un progetto alternativo e ha a che fare con ciò che ognuno deve conservare per se invece di demandare ad altri.
DEISTITUZIONALIZZARE, cioè descolarizzare, PRIMA ANCORA CHE ESSERE UNA QUESTIONE DI LIBERTA', E' UNA MISURA DI IGIENE MENTALE.
"Molti studenti, specie se poveri, sanno per istinto che cosa fa per loro la scuola: gli insegna a confondere processo e sostanza. Una volta confusi questi due momenti, acquista validità una nuova logica: quanto maggiore è l'applicazione, tanto migliori sono i risultati; in altre parole, l'escalation porta al successo. In questo modo si «scolarizza» l'allievo a confondere insegnamento e apprendimento, promozione e istruzione, diploma e competenza, facilità di parola e capacità di dire qualcosa di nuovo. Si «scolarizza» la sua immaginazione ad accettare il servizio al posto del valore. Le cure mediche vengono scambiate per protezione della salute, le attività assistenziali per miglioramento della vita comunitaria, la protezione della polizia per sicurezza personale, l'equilibrio militare per sicurezza nazionale, la corsa al successo per lavoro produttivo. Salute, apprendimento, dignità, indipendenza e,creatività si identificano, o quasi, con la prestazione delle istituzioni che si dicono al servizio di questi fini, e si fa credere che per migliorare la salute, l'apprendimento ecc. sia sufficiente stanziare somme maggiori per la gestione degli ospedali, delle scuole e degli altri enti in questione... l'istituzionalizzazione dei valori conduce inevitabilmente all'inquinamento fisico, alla polarizzazione sociale e all'impotenza psicologica: tre dimensioni di un processo di degradazione globale e di aggiornata miseria. Spiegherò come questo processo di degradazione si acceleri quando bisogni non materiali si trasformano in richieste di prodotti, quando la salute, l'istruzione, la mobilità personale, il benessere o l'equilibrio psicologico sono visti soltanto come risultati di servizi o di «trattamenti». Lo faccio perchè credo che le attuali ricerche sul futuro tendano in genere ad auspicare una sempre maggiore istituzionalizzazione dei valori, e diventa di conseguenza necessario precisare le condizioni grazie alle quali possa avvenire esattamente il contrario. Abbiamo bisogno di ricerche su come servirci della tecnologia per creare istituzioni che permettano un'interazione personale creativa e autonoma e per far emergere valori che i tecnocrati non siano sostanzialmente in grado di controllare. Ci servono insomma ricerche in direzione contraria a quella della futurologia attuale."

lunedì 1 agosto 2016

Taccagno
Non dò mance,
non faccio elemosine.
Sono un uomo "retto".
Il mio codice etico
non prevede carità.
Non sono mai stato
oggetto della carità
o pietà altrui.
L'avrei rifiutata.
Non è dignitoso
ricevere carità.
La carità è un
modo subdolo
per ottenere
soggezione.
Basta una sola volta
e si è schiavi per sempre.