mercoledì 13 giugno 2012

eyes wide shut
"Ora a me interessa questo sesso,
 come, appunto interessa a De Sade, 
 per quello che è, 
ma nel mio film tutto questo sesso 
assume un significato particolare 
ed è la metafora di ciò 
che il potere fa del corpo umano, 
è la mercificazione del corpo umano, 
la riduzione del corpo umano a cosa."
P.P.Pasolini.

La società dicotomica sta alla domocrazia
come pornografia sta all'"amòre" libero.

Letto in giro recensioni su film, alcune da parte di "critici accreditati", altre di "giovani talenti" con la voglia di "emergere", il terzo gruppo di recensioni è quello degli affascinati affabulanti, sempre sospesi tra sogno e "reale" -ammesso che "reale", a questo punto del percorso (growth path),  possa ancora significare qualche cosa-, in un limbo sperduto che cerca disperatamente di dire qualcosa di velatamente significativo e "ficcante".
Tutti, a prescindere da estrazione, luogo ed età anagrafica, insistono sul "sesso"... con sfumature diverse, ma pur sempre ....sesso. Non sarà  che "essendo la libertà sessuale concessa dal "potere",  ognuno è nevroticamente obbligato a farne uso"?
È strano, ma leggendo queste recensioni ostinatamente viene in mente: "probabilmente abbiamo visto, con lo stesso titolo, lo stesso regista, gli stessi attori, un film diverso... estremamente diverso".
sesso? ma quale sesso. semmai rapporto potere-sesso, molto più vicino alle tematiche sviluppate da Pasolini sullo scempio che il potere opera sui corpi. Si avvicina molto a "Salò o le centoventi giornate di sodoma"; più vicino alla Goldman Sacs; più vicino al Gruppo Bilderberg; Più vicino alla mutazione e mutilazione antropologica indotta dal consumismo inconsapevole e sfrenato; testimonianza estrema de "la riduzione del corpo umano a cosa".
Il regista, con notevole capacità divinatoria, mostra la fine della domocrazia  e aspetti essenziali della nuova "società dicotomica": una fusione esclusiva tra il potere esecutivo, banche e multinazionali che lasciano "fuori" tutti gli altri -i potenzialmente "sacrificabili"-, inclusi i settori della borghesia medio-alta.