Dichiarazione d'intenti
Sono stato ad un convegno... uno di quelli faziosi ed estremisti.... come sempre... e per tutto il tempo nella mia testa un ritornello "molesto" impediva la benchè minima concentrazione. "Ridatemi il cervello che basta alle mie mani"... È allora che ho capito. Non voglio scrivere un cazzo di niente - nessuna elaborazione teorica -, nonostante abbia delle cose da dire... perchè è stato già tutto scritto. Voglio prendere ad esempio il subcomandante MARCOS che non è "il capo" e che non mostra nemmeno il suo volto al fine di evitare, ritengo, in un'unica radice - la radice del potere - le proprie pulsioni compulsive di autoaffermazione leaderistica dell'io invischiato nella palude di relazioni che necessariamente e a prescindere dal singolo individuo, - a questo stato delle cose - si scatenano attorno al potere del "capo" e di subordinazione e gregarietà in quelli che lo stanno a sentire. Vorrei solo mostrare, in maniera anonima, quello che si può fare, facendo solo affidamento sul fatto che "l'acqua" non si può fermare. In un paese di aspiranti scienziati, poeti, artisti, registi, attori, calciatori professionisti, operatori dello spettacolo, cantanti, ballerini, banchieri, multinazionali e top manager di multinazionali, super mega direttori, veline, politici di qualunque livello con la vocazione a coltivare solo ed esclusivamente il proprio interesse, appartenenti a strani club esclusivi e privati il cui intento msnifesto è il destino del mondo facendolo sembrare assolutamente necessario e in barba alla cosiddetta "domocrazia rappresentativa"..., vorrei essere un semplice produttore capace di essere totalmente in sintonia con l'ambiente, senza per questo diventare uno di quei "bonzi" che coltivano il proprio orticello con tecniche più o meno "biologiche", ben sapendo che la merda arriverà - e di fatto è già arrivata - anche nel loro piccolo spicchio di mondo che credono di essersi ritagliati. La merda, come l'acqua, non la puoi fermare.